Uno scatto dei finalisti durante la serata di premiazione dello Strega (Ansa)

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Giuseppe Fantasia

Conte arriva a Capalbio, ma nessuno se lo fila. Il premio Strega e poi quel tizio che va ai party in elicottero: ma si può?

Un uomo e una donna d’altri tempi entrano al Ninfeo di Valle Giulia con una signorilità che qui a Roma in troppi non riescono neanche a immaginare. Sono Edith Bruck e Furio Colombo, “Due vite” esemplari, per citare il romanzo di Emanuele Trevi che ha vinto lo Strega. Al loro tavolo, La Nave di Teseo: Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio e Mario Andreose, très chic con una giacca in lino bianca, pantaloni e cravatta beige con farfalle celesti.

 

Tra mandorle saltate e un buon vitello tonnato, si brinda al vincitore che indossa invece un paio di sneakers gialle, rosse, blu e bianche della Lidl. Donatella Di Pietrantonio arriva seconda con un abito comprato nel suo paesino abruzzese, un “amorino” portafortuna e la scritta Ddl Zan sul palmo della mano. Party finale sulla Terrazza Borromini per la gioia di tutta la Neri Pozza che vince per la prima volta.

 

Weekend a Capalbio: Giusepp(i) Conte arriva all’Ultima Spiaggia con Olivia Paladino, ma nessuno li riconosce. Panico al maneggio Sant’Irma quando l’alpinista Simone Moro arriva in elicottero per vedere le opere di Marco Emmanuele in colla di coniglio per Hypermaremma, scatenando pioggia di sabbia e paglia sugli invitati: ma si può?

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