Preghiera

Che spasso questi odiatori

Camillo Langone

Ho scritto una rubrica contro i cortei e mi è piovuta addosso una valanga di insulti. Ecco i più divertenti

“Fascista schifoso” è un classico. Un classico dell’ignoranza (chi lo scrive non ha letto il mio elogio di Don Minzoni né quello di Franca Valeri che in tardissima età ancora rivendicava Piazzale Loreto), ma comunque un classico. “Feccia dell’umanità” ha una sua grandiosità. “Alto ego borghese” è un elogio mascherato da ingiuria, ancor più mi sarebbe piaciuto “ego alto-borghese” ma è giusto così, bevo Lambrusco e non sono Thomas Mann. Non sono nemmeno Arpinati né Bottai, dunque neanche “liberalfascista” mi merito. “Maschio bianco cis” non l’ho capita subito, ho dovuto cercare il significato di “cis” e ho scoperto che sì, sono io, e sebbene quel “bianco” suoni denigratorio e razzista nessun problema, non sono un antirazzista né un censore, chiamami “bianco” tutte le volte che vuoi. Ma la parola più divertente, nella valanga di insulti cadutami addosso dopo avere scritto contro i cortei (contro tutti i cortei), è “maschifascio”. Mi sembra un neologismo ed è esaltante suscitare neologismi: sono un maieuta della lingua! Potrebbe diventare un gioco di ruolo sessuale: giochiamo al maschifascio! Che spasso questi odiatori...

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).