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In America c'è ancora un cantante per la libertà di portare armi

Camillo Langone

“Got a gun that my granddad gave me”, canta Jason Aldean. Vedi di comportarti bene perché ho una pistola che mi ha regalato mio nonno: una canzone a favore dell’autodifesa! E infatti è stato puntualmente censurato

Non sono tempi buoni per la musica. Ma possono essere tempi buoni per i testi. Non mi riferisco certo a Madame, ad Annalisa, a Paola e Chiara, a Emma e Tony, ad Achille e Rose, e nemmeno a Sfera Ebbasta (a lui ci ha già pensato Samuele Bersani)... Mi riferisco a Jason Aldean, cantante sudista del genere country-rock, dunque innatamente patriottico, e alla sua “Try that in a small town”. E’ il nuovo inno dell’America profonda. Nulla di straordinario musicalmente (non è “Sweet home Alabama” dei Lynyrd Skynyrd) ma qualcosa di straordinario verbalmente: “Got a gun that my granddad gave me”. Vedi di comportarti bene perché ho una pistola che mi ha regalato mio nonno: una canzone a favore dell’autodifesa! Della libertà di portare armi!

Gli illiberali, insomma quelli del partito democratico, hanno subito invocato la censura e la censura è puntualmente scattata (Country Music Television ha rimosso il video). Il Dio di Mosé che uccise l’aguzzino di suo fratello (Esodo 2,11-12) salvi Jason Aldean, che ha studiato in una scuola cristiana e porta orgogliosamente il cappello da cowboy (purtroppo anche gli orecchini).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).