Foto di Sailko via Wikimedia

Presepe tutto l'anno

Camillo Langone

Il simbolismo essenziale di Wiligelmo che ha scolpito nel marmo il Bambino, l’asino e il bue sul portale dell’abbazia di Nonantola

Dopo la festa del Battesimo di Gesù anche un accanito presepista come me deve, il 14 gennaio di ogni anno, prendere atto che il tempo di Natale è del tutto finito, e riporre il presepio domestico. Ma grazie a Dio e ai committenti medievali, più ispirati dei committenti contemporanei, esistono presepi fissi. Come il presepe scolpito nel marmo, quasi mille anni fa, da Wiligelmo o da un suo seguace, sullo stipite destro del portale dell’abbazia di Nonantola. Sono andato a vederlo prima di godermi il carrello dei bolliti della vicinissima (di là dalla strada) Nunziadeina e ho ammirato una scena di soli tre elementi: il Bambino, rigidamente fasciato, l’asino e il bue. Biblia pauperum, simbolismo essenziale. Prego che questa immagine mi accompagni fino all’Immacolata, il giorno in cui si ritirano fuori i presepi domestici, e di ricordare, alla non infrequente domanda sul motivo della mia fede cristiana, di rispondere così: commetto sempre tanti errori ma davvero non posso essere più somaro di un somaro.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).