Antonio Decaro (LaPresse) e Luigi Lobuono (Ansa)

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Elezioni regionali in Puglia: cosa c'è da sapere sulla sfida tra Decaro e Lobuono

Redazione

La vittoria del centrosinistra appare già scritta. Per l'ex sindaco di Bari la vera sfida sarà regnare sull'eredità di Emiliano. Occhio ai voti di Vendola. E nel centrodestra la partita è tutta interna alla coalizione, con Forza Italia che cerca di consolidarsi come secondo partito

Domenica 23 e lunedì 24 novembre si tengono le elezioni regionali in Puglia per eleggere il nuovo presidente e per il rinnovo del Consiglio regionale. In contemporanea si voterà anche in Veneto e in Campania. In questo modo si chiuderà l'autunno elettorale che ha visto andare al voto anche Marche, Valle d'Aosta, Calabria, Toscana. I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.

 

Chi è Antonio Decaro, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Puglia

Il candidato per il centrosinistra è l'eurodeputato Antonio Decaro. L'ex sindaco di Bari è sostenuto da tutto il campo largo: Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Decaro presidente, Per la Puglia e Avanti popolari con Decaro presidente. La sua carriera politica inizia nel 2004 quando, dopo aver lavorato nell’Acquedotto pugliese, all’Anas e poi in Provincia a Bari per la manutenzione e l’Ufficio progetti, diventa assessore alla Mobilità e al Traffico, in qualità di tecnico esperto esterno, nella giunta dell'allora sindaco di Bari Michele Emiliano. Decaro tenta una prima scalata in Parlamento alle elezioni politiche del 2006, candidandosi tra le liste dei Socialisti di Bobo Craxi, ma non viene eletto. Alle regionali del 2010 si candida con il Partito democratico a sostegno di Nichi Vendola, allora presidente uscente, riuscendo a entrare in Consiglio regionale, dove ricopre l'incarico di capogruppo consiliare. Nel 2013 è eletto alle politiche con un seggio alla Camera dei deputati. Ma l'esperienza da parlamentare dura solo un anno perché nel 2014 ritorna nella sua città per candidarsi a sindaco di Bari, dove vince con il 53,4 per cento dei voti contro Giacomo Olivieri di Realtà Italia. Ricopre così la carica di sindaco del capoluogo pugliese per dieci anni – con una lunga parentesi alla guida dell'Anci dal 2016 al 2024 – e finisce sotto scorta nel 2016 per le minacce subite rispetto alla sua azione di contrasto al commercio abusivo. Da giugno 2024 siede tra i banchi di Bruxelles all'Europarlamento, dopo aver ottenuto circa mezzo milione di preferenze.

 

Chi è Luigi Lobuono, candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Puglia

Il candidato del centrodestra è il civico Luigi Lobuono ed è appoggiato da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Noi moderati Civici per Lobuono, La Puglia con noi. Dal 2001 al 2006 è stato presidente della Fiera del Levante, una delle più importanti fieri italiane e del Mediterraneo. È imprenditore, amministratore unico dell’agenzia di famiglia Lobuono sas, attiva nella distribuzione di prodotti editoriali sul territorio pugliese, e socio storico della Gazzetta del Mezzogiorno. Non è la prima volta che il manager scende nell'agone politico: nel 2004 Lobuono si era candidato a sindaco di Bari, ma fu sconfitto da Emiliano.

 

 

Chi sono gli altri candidati

Ada Donno, sostenuta dalla lista Puglia pacifista e popolare, è una candidata civica e l'unica donna in corsa. Professoressa di latino e greco in pensione, giornalista pubblicista, milita nel Partito comunista italiano dalla sua ricostituzione e fa parte della Segretaria nazionale dall’aprile 2022. È co-fondatrice dell’Association of Women of the Mediterranean Region e della sua sezione italiana, affiliata alla Federazione democratica internazionale delle donne (Widf). Dal 2016 ricopre la carica di vicepresidente europea. Nel 2022 si è candidata alle politiche, senza però essere eletta. Per Alleanza civica per la Puglia correrà invece Sabino Mangano, informatico e professionista del settore dell’innovazione e della digitalizzazione. Per anni è stato uno dei massimi esponenti baresi del Movimento 5 Stelle, prima del divorzio avvenuto, tra le polemiche, alle precedenti regionali. Con il M5s, Mangano si è candidato a sindaco di Bari nel 2014, senza successo, ma le 13 mila preferenze ottenute gli hanno permesso di ricoprire fino al 2019 il ruolo di Consigliere comunale di Bari. 

 

La contesa intestina tra Emiliano e il suo delfino

Il centrosinistra governa la regione dal 2005 e anche in questa tornata elettorale non dovrebbe avere problemi a riaffermarsi. Dopo essere stato sindaco di Bari per dieci anni, la corsa di Decaro per la regione sembrava quasi scontata, forte soprattutto del mezzo milione di preferenze - di cui circa 350 mila in Puglia - raccolte alle elezioni europee nel 2024. Ma la difficoltà maggiore è stata mettere d'accordo tutti i protagonisti degli ultimi vent'anni di amministrazione. I rapporti tra Emiliano e il suo delfino si sono incrinati quando Decaro ha posto un veto alla sua candidatura per il Consiglio regionale, riuscendo a spuntarla grazie alla mediazione di Elly Schlein. Ma dopo mesi di freddo, Decaro ed Emiliano sono saliti insieme sul palco dell’evento organizzato a Bari dal deputato dem Ubaldo Pagano, candidato al Consiglio regionale. Inoltre il governatore uscente non ha presentato la sua lista "Con" che avrebbe creato non pochi problemi al Pd: alle ultime regionali aveva preso il 6,6 per cento dei voti. Prima di accettare la candidatura Decaro aveva posto un veto anche nei confronti della candidatura dell'ex presidente Nichi Vendola. Ha però dovuto "ingoiaire" il suo inserimento nelle liste di Avs (il numero di preferenze che riuscirà a raccogliere sarà un dato da tenere d'occhio).

 

Cosa si gioca il centrodestra

Se da una parte c'è stata una sinistra impegnata in una lotta intestina, dall'altra il centrodestra ha faticato non poco a trovare il suo candidato ideale. A due mesi dal voto ancora non si era trovata la quadra, tant'è che lo stesso sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, uomo di riferimento di Fratelli d'Italia per la Puglia, aveva detto "di essere a disposizione della coalizione", ma che si sarebbe rimesso alla scelta dei leader, con Salvini che proponeva di schierare un nome civico e Tajani che voleva il deputato Mauro D’Attis. Gemmato aveva consegnato ai capi del centrodestra un elenco di candidati, ma gni giorno che passava, un nome si ritirava. Così hanno fatto il sindaco di Monopoli Angelo Annese, l’ex presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, l’ex direttore del TgNorba Vincenzo Magistà, il presidente della Banca del Mezzogiorno Pasquale Casillo, l’imprenditore Massimo Ferrarese, l’avvocato Antonio La Scala e l’europarlamentare di FdI Francesco Ventola. Alla fine, il prescelto è stato il manager ed ex presidente della Fiera del Levante, Luigi Lobuono.

 

Come sono andate le precedenti elezioni regionali ed europee in Puglia per partito

Alle elezioni regionali di cinque anni fa, il governatore uscente Emiliano ha vinto con 46,78 per cento contro lo sfidante, anche lui ex presidente della Puglia, Raffaele Fitto, che si era fermato sotto il quaranta per cento. Il Partito democratico è stato il primo partito della coalizione con il 17,25 per cento, mentre nel centrodestra l'unica forza ad arrivare in doppia cifra è stata Fratelli d'Italia, che ha ottenuto il 12,63 per cento. Seguivano Lega e Forza Italia, rispettivamente al 9,57 e l'8,91. Il Movimento 5 Stelle, che all'epoca correva da solo, ha preso il 9,86, invece Italia Viva l'1,08.

 

Alle europee del 2024, il primo partito è stato sempre il Pd con il 33,57 per cento dei voti, FdI dietro con il 26,95 per cento. Nel centrosinistra, alle spalle del Pd si è collocato il Movimento 5 Stelle con il 14,11 per cento, poi Avs con il 3,83 per cento. Nel centrodestra, invece Forza Italia-Noi moderati ha preso più voti della Lega: rispettivamente 7,79 e 6,19 per cento. 

 

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