Si dice “preoccupata”. Da presidente di turno del G7 promette lucidità e concentrazione con gli paesi. Auspica “una de-scalation” del conflitto in medio oriente. Tuttavia a Palazzo Chigi, alla luce dei campanelli che suonano dalle parti della Farnesina e del ministero della Difesa, sono quasi sicuri che Israele risponderà all’attacco subito due giorni fa dall’Iran. Giorgia Meloni, non fa in tempo a tornare dalla visita dei padiglioni del Vinitaly a Verona, che viene subito risucchiata da un’agenda internazionale che questa settimana la vedrà domani volare da Tunisi a Bruxelles per terminare poi a Potenza venerdì, con il comizio finale dei leader di centrodestra in vista del voto di domenica delle regionali in Basilicata. In qualche modo secondo i report interni arrivati a Palazzo Chigi la situazione internazionale può legarsi all’immigrazione.
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