Elly Schlein e Goffredo Bettini (Ansa)

Passeggiate romane

Liste dem per le europee ancora in alto mare. Intanto Bettini torna con un libro

Schlein ha fatto sapere di non “aver ancora sciolto il nodo” della sua candidatura per Bruxelles. Ma ha in mente una strategia. Nel frattempo scalpita l’area Bonaccini e chiede una Direzione che non è stata ancora convocata ufficialmente

Ancora ieri, nel corso di un incontro con i giornalisti, alla stampa estera, Elly Schlein ha fatto sapere di non “aver ancora sciolto il nodo” della sua candidatura alle elezioni europee. Nel frattempo, però, il partito scalpita e l’area Bonaccini sollecita una Direzione che non è stata ancora convocata ufficialmente. Ma la segretaria avrebbe un suo piano per placare gli animi e ottenere il risultato che si prefigge di ottenere. 

Dunque, il piano di Schlein. In poche parole, sarebbe questo: la segretaria del Partito democratico potrebbe convocare una riunione della Direzione il 18. Ma in quell’incontro non verrebbero sciolti i nodi ancora irrisolti. Sarebbe considerata una sorta di riunione di passaggio in cui la leader del Pd non rivelerebbe ancora le intenzioni sulla sua candidatura. Dopodiché Schlein avrebbe in animo di convocare una seconda Direzione, questa sì decisiva, il 29. Cioè a ridosso della presentazione delle liste. Questa strategia le farebbe conseguire due risultati. Primo, la segretaria dem otterrebbe di costringere i big del partito ad accettare le sue decisioni perché non ci sarebbe più il tempo di trattare, negoziare o di fare grossi cambiamenti nelle liste da lei presentate. Secondo, la data del 29 premetterebbe a Schlein anche di sapere se la sua competitor, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si candida o meno. La premier infatti dovrebbe sciogliere le riserve e annunciare se intende o meno scendere in campo nella grande convention che Fratelli d’Italia terrà dal 26 al 28 aprile a Pescara. Come si suol dire, per Schlein sarebbe un modo per prendere due piccioni con una fava. Tutto sta a capire se la leader del Pd riuscirà a mandare in porto il suo progetto dribblando i capicorrente del suo partito. 

Tra i parlamentari dem si è sparsa la voce che Elly Schlein non voglia candidarsi al sud, dove le situazioni campana e pugliese non la rassicurano affatto. Questo però consentirebbe a Stefano Bonaccini di vedere esaudita almeno una delle richieste che l’altro giorno, nel corso di un colloquio, ha avanzato alla segretaria. Senza la presenza di Schlein, infatti, nella circoscrizione del Meridione il Pd andrebbe con questa formazione come testa di lista: Lucia Annunziata, Antonio Decaro e Pina Picierno. La vice presidente del Parlamento europeo, esponente di spicco dell’area Bonaccini, avrebbe così la quasi sicurezza di essere nuovamente eletta, cosa che invece non sarebbe stata scontata se la testa di lista fosse stata quella prevista inizialmente: Annunziata, Decaro, Schlein, Ruotolo. 

Ma non è solo il sud, a quanto parrebbe, che provoca una certa diffidenza nella segretaria del partito. Tra i dem infatti corre voce che Schlein starebbe ripensando all’eventualità di candidarsi nelle Isole. La leader, a quanto risulta in queste ore, mediterebbe di non capeggiare più la lista in Sicilia e in Sardegna e di guidare solo quella della circoscrizione del centro. Lì prenderebbe il primo posto, lasciando il secondo a Nicola Zingaretti. A quel punto Camilla Laureti, ossia l’unica europarlamentare fedele alla leader, starebbe al terzo posto e Marco Tarquinio prenderebbe il quarto. Niente testa di serie, invece, per i due sindaci dem che si candidano al centro: Dario Nardella e Matteo Ricci. 

Mentre Schlein è alle prese con il rompicapo delle liste per le europee, Goffredo Bettini torna dalla Thailandia per ricominciare a fare politica attiva, dopo un periodo di esilio volontario. Il 13 maggio presenterà all’Auditorium di Roma il suo ultimo libro, “Attraversamenti”, che poi porterà in giro in tutta Italia. Un modo per tornare a dire la sua, dopo qualche mese di posizione alquanto defilata.

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