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le norme del mit

La carta elettorale di Salvini si chiama "pace edilizia"

Il ministero dei Trasporti ha presentato una serie di misure per regolarizzare difformità edilizie. Per le opposizioni è un condono mascherato. "Altro che obblighi green e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio da difendere", rilancia il leader della Lega

Dopo la pace fiscale ecco la pace edilizia firmata Matteo Salvini. Oggi il ministero dei Trasporti ha fatto sapere che i tecnici sono a lavoro per preparare una serie di norme in materia di semplificazione edilizia: lo scopo è regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interesserebbero, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri citato dal Mit, quasi l’80 per cento del patrimonio immobiliare italiano. L'occasione è un tavolo convocato periodicamente dal ministero (la prima riunione si è tenuta a dicembre) che dovrebbe affrontare il tema delle politiche abitative. Ma dalla ricognizione del fabbisogno abitativo rilanciato lo scorso autunno dagli studenti in tenda in diverse città italiane, il tavolo ha spostato la sua attenzione sulle norme presentate oggi. Per le opposizioni si tratta di condono. 

"Altro che obblighi 'green' e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi", ha detto il ministro e leader della Lega in un post sui suoi profili social per pubblicizzare l'intervento, che in tempi di campagna elettorale per le europee è diventato subito una misura da sbandierare, sebbene si tratti di norme ancora in preparazione. Salvini l'ha ribattezzata norma "Salva casa", di berlusconiana memoria. 

 

In particolare, il ministero ha spiegato con una nota che gli interventi normativi riguarderanno difformità di natura formale legate alle incertezze interpretative delle norme attuali e difformità edilizie che dipendono dalle modifiche fatte dai proprietari (tramezzi, soppalchi), ma anche difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. Con il "Salva casa" – dice ancora la nota - sarà possibile anche cambiare la destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee. Gli obbiettivi della misura sarebbero due: da una parte permettere ai proprietari immobiliari di regolarizzare la propria posizione e dall'altra ridurre il carico di richieste di sanatoria che arrivano agli uffici comunali. 

Dopo avere attaccato la direttiva sulle case green approvata in Europa, ora Salvini è pronto a rilanciare parte della sua campagna elettorale su questo fronte: un biglietto da visita per distrarsi anche dalle beghe interne al Carroccio. E se è vero che per l'associazione che rappresenta i proprietari il pacchetto annunciato oggi è una buona notizia, come ha commentato il presidente Giorgio Spaziani Testa, è vero anche che le richieste della categoria sarebbero di ben altro tenore. Confedilizia ha chiesto infatti l''azzeramento dell'Imu per le abitazioni locate a canone concordato, una misura su cui Salvini dovrà vedersela con il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, e con lo scarso spazio fiscale disponibile. Per il momento, dice Confedilizia, c'è cauto apprezzamento per il Salva casa, ma "potremo esprimere un giudizio definitivo quando leggeremo il testo del previsto decreto-legge".