oggi in Aula

Schlein e Conte si preparano a contendersi la scena al premier time di Meloni

Gianluca De Rosa

Oggi alle 15 alla Camera le interrogazioni alla presidente del Consiglio. La segretaria del Pd punterà sulla sanità, il capo grillino invece incalzerà la premier sul nuovo Patto di stabilità

Lei ha scelto la sanità, lui il Patto di stabilità. “Io ed Elly ci sentiamo spesso”, assicurava ieri pomeriggio in Trasatlantico il capo del M5s Giuseppe Conte. Questo pomeriggio però lui e Schlein si contenderanno la scena. Alla Camera, ore 15, andrà in scena il premier time. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrà rispondere alle interrogazioni delle opposizioni. E per Pd e M5S interverranno i due leader.

Schlein, come dicevamo, ha scelto la sanità. Come spiega il Nazareno in una nota chiederà alla presidente Meloni quali azioni stia mettendo in campo il governo “per superare le drammatiche difficoltà degli ospedali dovute alla carenza di personale”.

Giuseppe Conte invece si giocherà la carta dell’accordo sul Patto di stabilità, argomento spinoso anche per il Pd che a Bruxelles è rappresentato da chi a quell’accordo ha lavorato, il commissario europeo Paolo Gentiloni. Inoltre, il Patto di stabilità consentirà al capo grillino di tornare sulla polemica intorno al Mes, sulla quale ha già sfidato la premier davanti al giurì d’onore. “Tutto quel rumore che hanno alzato sul Mes è servito a nascondere un accordo che per l’Italia significherà solo drastici tagli alla spesa pubblica”, è la versione che riferiscono da via di Campo Marzio. 

“Chiederemo se e che cosa farà il governo italiano per rimediare ai danni di questo scellerato patto, soprattutto per evitare i pesanti tagli allo stato sociale che si affacciano all'orizzonte”, spiegano fonti grilline. “Più nel dettaglio - aggiungono - quali iniziative di competenza il Governo intenda porre in essere, nel corso delle prossime fasi del trilogo, per apportare le necessarie modifiche all’accordo sulla nuova governance economica europea nell’ottica di includere tra i fattori rilevanti le spese in investimenti strategici – come quelli per la sanità, l’istruzione e la transizione verde e digitale – in luogo delle spese per la difesa, per evitare pesanti tagli allo stato sociale e sostenere una crescita inclusiva e sostenibile di lungo termine”. 

In totale sono dieci le interrogazioni presentate dai partiti a Meloni. Azione di Carlo Calenda - a due giorni dall'affondo della premier agli Elkan -  presenterà alla Meloni un quesito su Stellantis e il comparto automobilistico. Per il resto ci saranno quesiti su Gaza, privatizzazioni delle società partecipate e risarcimenti per i familiari delle vittime delle stragi naziste.