Anna Paola Concia (foto Olycom)

il caso

Valditara voleva unità contro la violenza di genere. Ha scelto Anna Paola Concia

L'ex parlamentare pd sarà a capo del progetto "Educare alle relazioni". "Non creiamo polemiche inutili, su un tema così delicato dobbiamo essere uniti", ha commentato il ministro in audizione alla commissione Femminicidi. I due è da marzo che dialogano

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha nominato Anna Paola Concia alla guida del progetto "Educare alle relazioni" che mira "a promuovere la formazione affettiva e relazionale delle nuove generazioni attraverso una formazione specifica rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di contrastare la violenza di genere e favorire il rispetto dell’altro". Lo ha reso noto lo stesso ministro ieri in audizione alla commissione Femminicidi: "Il progetto sarà portato avanti da tre donne (suor Anna Monia Alfieri, da anni in prima linea per il diritto all’istruzione, e Paola Zerman, avvocata dello Stato, già vicecommissario del governo nel 2021 alle politiche Antidroga, ndr) e la coordinatrice è Anna Paola Concia, le altre sono solo voci. Non creiamo polemiche inutili, su un tema così delicato dobbiamo essere uniti".

Unità aveva chiesto Giuseppe Valditara sin dall'indomani del ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. E unità è la parola che ha continuato a usare il ministro negli ultimi giorni, e che aveva usato anche nei mesi precedenti perché "si tratta di affermare e diffondere tra i giovani la cultura del rispetto. Pensiamo a incontri da tenere nelle scuole rendendo protagonisti gli stessi studenti e con l’intervento, fra gli altri, di vittime di violenze che possano testimoniare in modo diretto che cosa significa la violenza contro le donne", aveva spiegato ad agosto alla Stampa.

Il ministro ha dato seguito alle sue promesse scegliendo Anna Paola Concia, deputata dal 2008 al 2013 del Partito democratico, da sempre attenta alle tematiche lgbt e paladina delle battaglie per i diritti delle donne. "Per me è una sfida. Anche da parlamentare sono stata sempre una donna del dialogo. Ci sono abituata. Mi criticavano perché ero quella che dialogava con Gianfranco Fini, con Flavia Perina e con Mara Carfagna. Ma l’apertura mentale fa parte della mia cultura politica. E poi il tema della violenza di genere dovrebbe unire il Parlamento e le forze politiche. Lo hanno detto Giorgia Meloni ed Elly Schlein, io traduco questo principio in fatti", ha commentato all'Huffington post Anna Paola Concia.

Può stupire forse che il ministro Giuseppe Valditara, considerato a lungo un conservatore insensibile alle tematiche dell'uguaglianza di genere, abbia scelto una donna come Anna Paola Concia che invece si è sempre esposta su queste tematiche. E può sembrare una strategia per cavalcare un tema che ha colpito l'opinione pubblica, ma non è così. È da mesi che il dialogo tra i due va avanti: "A marzo, Valditara mi disse che voleva assolutamente impegnarsi per il contrasto alla violenza di genere". Non è una novità, d'altra parte, la collaborazione tra maggioranza e opposizione su questo tema. Come spiegava il direttore Claudio Cerasa nella sua newsletter La Situa del 25 novembre "il centrodestra ha accusato il centrosinistra di aver usato il caso Cecchettin per fare sciacallaggio contro Meloni. Sui media, maggioranza e opposizione se le danno di santa ragione. In Parlamento, però, centrodestra e centrosinistra collaborano. Notizia: il 22 novembre, il Senato ha approvato un ddl contro la violenza di genere e in quell'occasione la maggioranza ha accolto due ordini del giorno presentati dal Pd. Tra palco e realtà, meglio la realtà".

Per la nomina sono già arrivate alcune critiche. Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, ha commentato in una nota: "Siamo scioccati e sconcertati dalla scelta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di affidare l’introduzione nelle scuole italiane della cosiddetta educazione alle relazioni e all’affettività a un’attivista politica di sinistra e sostenitrice dell’Agenda LGBTQ come Anna Paola Concia, già deputata del Partito Democratico. Con tutto il rispetto per la persona, la visione politica di Concia sui temi della famiglia, della filiazione e della libertà educativa dei genitori è radicalmente incompatibile coi valori della stragrande maggioranza degli elettori che hanno votato i partiti che sostengono il Governo Meloni".

Gli obiettivi del progetto, ha spiegato il ministro Valditara, è "contribuire a sradicare quella cultura maschilista che è ancora residua all’interno della nostra società. Vogliamo incidere sugli aspetti culturali della società, innanzitutto sulle materie disciplinari, partendo anche dalla scuola primaria. Deve emergere la cultura del rispetto della donna".

"Vogliamo costruire una nuova idea di relazione tra uomini e donne. Ci saranno lezioni non frontali, coi ragazzi protagonisti. E coinvolgerà anche la scuola primaria. Il progetto è in fieri, ora scriviamo le linee guida. Vogliamo insegnare la cultura del rispetto tra donne e uomini: alle ragazze ad amarsi e a volersi bene. E ai maschi la libertà femminile, a confrontarsi con la libertà femminile", ha dichiarato Anna Paola Concia.