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Salvini prova già a prenotare le prossime leggi di Bilancio: "Ci vogliono pace fiscale ed edilizia"

Redazione

Il vicepremier critico sull'attenzione ai conti: "Non deve diventare la scusa per rovinare migliaia di famiglie". E rilancia su quota 41 "entro la fine della legislatura"

"Avrei voluto una pace fiscale ancora più incisiva e la pace edilizia per azzerare milioni di problemi arretrati per piccole irregolarità". Non è ancora stata ufficialmente licenziata, questa legge di Bilancio, che Matteo Salvini è già pronto ad accampare pretese per le prossime Manovre. Visto che, come chiarisce lo stesso vicepremier e ministro delle Infrastrutture in un'intervista al Corriere della Sera, "la situazione economica non è rosea ma entro la legislatura contiamo di raggiungere tutti gli obiettivi". Tra questi c'è anche, per quanto riguarda le pensioni, "raggiungere quota 41", dopo che ieri nella riunione di maggioranza il governo è riuscito a raggiungere un accordo in extremis per allargare la platea di chi potrà smettere di lavorare con la cosiddetta Quota 103

A ogni modo Salvini pare non aver gradito gli elogi che sono piovuti sulla premier per aver licenziato una Manovra attenta al bilancio. "L'attenzione ai conti non deve diventare la scusa per rovinare migliaia di famiglie", analizza con una punta di risentimento. Anche se subito dopo un po' si corregge nel ribadire che Meloni "ha confermato grande equilibrio e capacità. L'Italia è tornata protagonista". E a proposito di credibilità, il leader del Carroccio è convinto che il governo possa ottenere il beneplacito anche delle agenzie di rating, "anche grazie alla credibilità della Lega. MI piace ricordare però anche un altro giudizio molto rilevante: quello degli italiani. Il centrodestra ha stravinto tutte le Regionali".

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