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Allarme terrorismo sulla rotta balcanica: Meloni sospende Schengen con la Slovenia

Il governo ha comunicato la reintroduzione dei controlli alle frontiere con Lubiana "per questioni di sicurezza nazionale". Vertice con i Servizi a Palazzo Chigi: il sottosegretario Mantovano riceve la direttrice Belloni

Tornano i controlli alla frontiera con la Slovenia. L'attentato di matrice islamica a Bruxelles e le notizie che arrivano dalla Striscia di Gaza spingono il governo italiano rafforzare la sicurezza a est, sulla principale porta di ingresso per i migranti provenienti dalla rotta balcanica. "Con il ministro degli Interni Matteo Piantedosi abbiamo comunicato la decisione in sede europea", scrive Giorgia Meloni sui social, spiegando che la "sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa si è resa necessaria per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e soprattutto per questioni di sicurezza nazionale e me ne assumo la piena responsabilità".

Secondo Palazzo Chigi, in Friuli Venezia Giulia sono state identificate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale. Mentre i migranti arrivati via mare in Italia sono 140 mila, con un più 85 per cento rispetto allo scorso anno. "Ne abbiamo parlato con i colleghi sloveni, ai quali abbiamo rinnovato la nostra piena collaborazione sul contrasto ai flussi di migranti illegali", aggiunge la premier. 

Il governo fa sapere che le attuali misure di polizia alla frontiera "italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta". La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili in base ai regolamenti europei.

In questo quadro - quello che 007 italiani hanno definito preoccupante per i rischi legati al terrorismo - la direttrice del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) Elisabetta Belloni è stata accolta a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega ai Servizi di informazione e sicurezza.

La premier spiega anche che continuerà "una piena collaborazione" con i colleghi sloveni per contrastare i flussi di migranti illegali. Palazzo Chigi precisa inoltre che "le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci".

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