Le dichiarazioni

"Non confondere i terroristi con il popolo palestinese". I distinguo di Conte e Schlein

Redazione

Le opposizioni chiedono che Hamas venga fermato attraverso "il diritto internazionale" in quanto la pace "è valore irrinunciabile". E il leader grillino annuncia querele contro il presidente della comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi che aveva accusato i 5 stelle di antisemitismo

A poche ore dalla richiesta di evacuazione di Gaza da parte di Israele per consentire l'attacco sul territorio, M5s e Pd intervengono per precisare la loro posizione. In due lunghi messaggi il presidente Giuseppe Conte e la segretaria Elly Schlein chiedono che non si confonda il popolo palestinese e l'organizzazione terroristica Hamas e si arrivi a sconfiggere quest'ultima proteggendo i civili palestinesi. Già i distinguo nelle risoluzioni approvate in Parlamento per il sostegno a Israele hanno svelato che la posizione nei confronti del conflitto israelo palestinese è tutt'altro che priva di sfumature: a differenza di quanto accaduto per l'Ucraina, quando la risoluzione era unica, in questo caso ne sono state approvate quattro.

E allora ecco che mentre la crisi umanitaria a Gaza si fa più delicata Schlein precisa: "Ci siamo tutti schierati dalla parte di Israele senza ambiguità ma ora è il tempo della politica e di fare ogni tentativo per evitare un’escalation del conflitto". Per farlo, secondo la segretaria, bisogna che Hamas venga fermato attraverso "il diritto internazionale e proteggendo civili palestinesi, le cui vite non valgono di meno". "Hamas non è il popolo palestinese", continua la segretaria, spiegando come l'ultimatum di 24 ore per l'evacuazione dei civili nella parte settentrionale di Gaza "rischi di provocare ulteriori morti di innocenti e violazioni di diritti umani" oltre che "accrescere una spirale di odio e violenza, che potrebbe estendersi all’intera regione". 

Giuseppe Conte – in una lunga lettera aperta su Facebook – ribadisce la condanna "senza esitazione agli efferati atti terroristici di Hamas". E continua: "Abbiamo ribadito che le azioni di terroristi ed estremisti, che condanniamo con la massima fermezza, non vanno confuse con i diritti e le legittime aspirazioni della popolazione palestinese. Abbiamo invocato corridoi umanitari e riteniamo che qualsiasi reazione non valga a sospendere il diritto internazionale umanitario".

"Da giorni – continua Conte – per la stampa italiana, siamo 'filopalestinesi' solo per aver sostenuto che la risposta non sono le armi, ma la politica e i negoziati. Continueremo a dirlo perché la pace è il nostro valore irrinunciabile". 

La denuncia contro Meghnagi 

La lettera del presidente del Movimento 5 Stelle tuttavia non finisce qui, anzi. Il suo lungo messaggio arriva come risposta per chi "infama il M5S" e nello specifico al presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi. Ieri 12 ottobre a Milano si è svolta una manifestazione in supporto a Israele (sostenuta anche da Il Foglio) nella quale Meghnagi ha accusato gli esponenti del Movimento 5 Stelle di essere "antisemiti" e che Conte debba "leggere e studiare". Il motivo dell'affermazione è stato che – come per quella organizzata da Il Foglio a Roma – anche a Milano il partito non ha partecipato al sostegno collettivo. 

Nella risposta pubblicata su Facebook Conte ha spiegato come quanto detto dal presidente della comunità ebraica milanese sia "un insulto gratuito, denigratorio, intollerabile. Una grave offesa alla dignità etica, morale e politica della nostra comunità". Conte scrive che hanno "atteso e sperato in una resipiscenza, ma non c’è stata nessuna smentita", per cui procederanno per vie legali attraverso una denuncia per diffamazione "che getta fango sui valori, sulle idee e sulla storia dei rappresentanti, degli attivisti, dei cittadini che sostengono la nostra comunità politica".

Quella di Meghnagi non è l'unica accusa rivolta a Conte in questi giorni. Anche il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli alla Camera ha accusato il Movimento di antisemitismo. Sulle pagine de Il Foglio – a cui Conte ha risposto – si sono trovate prove di convergenza di una Onlus filo Hamas e di alcuni esponenti pentastellati (oltre che di Fratelli d'Italia). 

Oggi in Italia è diventato uno "scandalo parlare di pace", dice dunque Conte. "Chi parla di pace ieri era filo-putiniano e, da oggi, diventa anche antisemita. Abbiamo chiesto – continua la lettera – un impegno affinché la risposta non sia una spirale di violenza e di morte contro i civili palestinesi".

Il messaggio si chiude con un ultimo invito per Meghnagi: "Consiglio a lui qualche lettura, come quando nel 2019 in sinagoga ricordai a tutti che 'l’antisemitismo è il suicidio dell’uomo europeo'". Impegnando il tempo in questa lettura forse può sottrarre qualche minuto a certe infamie", conclude.

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