(foto Ansa)

la strategia

Cateno De Luca passa dalla Puglia e prova ad arruolare le liste civiche emilianiste per le europee

Gabriele De Campis

Il sindaco di Taormina pensa in grande e sogna di costruire una lista per sbarcare a Bruxelles. Ora cerca un asse con Michele Emiliano in una regione dove i dem dovrebbero sostenere la candidatura in Ue di Antonio Decaro. Possibile una “limatura” del nome del movimento civico per una strategia entrista anche al Nord

Cateno De Luca, sindaco di Taormina, pensa in grande e prova a sintonizzare la sua vena tribunizia con quella dell’emiro pugliese Michele Emiliano. L’obiettivo è tentare di costruire “la casa delle liste civiche”, fenomeno sempre più dirompente - e decisivo nelle contese amministrative - nel Mezzogiorno e di tentare la scalata verso Bruxelles, con un network di soggetti localisti che possa tentare di superare lo sbarramento al 4 per cento. E secondo alcune indiscrezioni, per provare a sedurre i civici del Settentrione, il vulcanico Cateno, che ha eletto due parlamentari alle politiche in Sicilia, pensa di “limare” il nome della sua creatura: da “Sud chiama Nord” a qualcosa di simile a “Sud con Nord”.

 

Ieri il primo cittadino siciliano, in procinto di candidarsi in Brianza per le suppletive nel collegio del Cav, è passato dalla Puglia e ha tenuto a Bari una riunione con il governatore e i rappresentanti delle sue liste satellite. Al tavolo c’erano davvero tutte le sigle della “coalizione monstre” che sostiene Big Mike: Ninni Borzillo vicino all’ex ministro Beppe Fioroni, Sandrino Cataldo di Sud al centro (lista della consigliera regionale dem Anita Maurodinoia), gli assessori Gianni Stea (dei Popolari) e Sebastiano Leo (X la Puglia), oltre agli emilianisti doc di Con, guidata dall’ex senatore berlusconiano Michele Boccardi. Al termine dell’incontro con vista lungomare di Bari, non è stato firmato nessun patto d’intenti, ma De Luca ha presentato la sua proposta ad una serie di personalità che alle europee non potranno mai convergere sul Pd di Elly Schlein (Stea è stato netto: “Candidarmi nel Pd? Mai”), nonostante i dem pugliesi stiano cambiando statuto proprio per accogliere tra i propri candidati i tanti non iscritti che hanno ruoli di rilievo nell’emirato emilianista.

La missione di De Luca per arruolare civici - determinato ad assemblare un brigata per eleggere un paio di parlamentari europei - è una mina imprevista sul percorso del presidente Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari e leader dem vicino a Stefano Bonaccini, che stante la permanenza del limite dei due mandati, è costretto a tentare il salto dalla Puglia all’europarlamento. E conta sull’appoggio del mondo municipale, lo stesso bacino che corteggia il “rivale” di Taormina…

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