la cerimonia del ventaglio

La Russa: "La dichiarazione su mio figlio? Non la rifarei. Ma non era un attacco alla ragazza"

Il presidente del Senato torna sulle accuse di stupro rivolte a Leonardo Apache. Sugli eventi meteorologici di questi giorni dice: "Guardare in maniera strutturale il problema". Santanché? "Voto chiaro, segnale di democrazia". L'incontro con la stampa parlamentare a Palazzo Madama

Mi chiedono se rifarei la dichiarazione su mio figlio. La mia convinzione di padre è ancora quella di credere a mio figlio. Mezz’ora dopo, quando ho visto la dichiarazione di Schlein, che leggeva le mie parole come se fossero state pronunciate contro la ragazza, sono reintervenuto per dire 'sono stato frainteso'. Poi non ho più detto nulla, ho parlato con Giorgia una volta. Il mio riferimento non era alla ragazza ma alla scelta del difensore della ragazza di aspettare 40 giorni per la denuncia, cosa che ha reso impossibile l’esame dei video. Capisco che non l’ho detto in maniera chiara, quindi quella dichiarazione non la rifarei, perché non sono stato bravo a far capire che non ci fosse attacco alla ragazza".

Il presidente del Senato ha poi parlato del caso Santanché: "
Non ricordo casi di mozioni di sfiducia individuali per fatti precedenti all’assunzione dell’incarico ministeriale".  Quello sulla ministra del turismo a Palazzo Madama - ha aggiunto - "è stato un dibattito affrontato con civiltà, c'è stato un voto molto chiaro, un segnale di democrazia. Le dimissioni? Sono opportunità che non possono essere codificate". 

Quanto alla cronaca, ai danni provocati dal maltempo, che stanno segnando l'Italia da nord a sud, La Russa dice che “Fenomeni di questo genere non me li ricordo così frequenti. Che poi si tratti di un cambiamento destinato a proseguire o di una parentesi che magari in passata c'è stata, io non sono in grado di dirlo. Dico però che è un problema molto grave, su cui la scienza deve darci risposta". Il suggerimento del senatore meloniano è, nel frattempo, quello di "cercare di mitigare le consuegenze e i danni di questi fenomeni, avendo capacità di leggere i dati scientifici". In che modo? "Dobbiamo cominciare a guardare in maniera strutturale il problema meteorologico e dei danni , di cui non mi importano le cause, ma che ci sono e sono ricorrenti, con una frequenza certamente maggiore che in passato”

Volgendo invece lo sguardo all'estero, alla guerra in Ucraina, "penso che la posizione italiana sia quella giusta".  ha sottolineato La Russa. "Penso che un paese aggredito debba essere sempre difeso, ma va fatto anche per difendere il futuro di altri paesi liberi qual è l’Italia". 
 

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