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Le critiche

Calenda attacca Gualtieri: "In seicento giorni a Roma non si è fatto nulla"

Redazione

Il leader di Azione, oggi in conferenza stampa, critica il sindaco della capitale: "E' una bravissima persona ma ha un grado di presunzione che sta portando la città allo sbando"

Alle 11 di questa mattina, presso la Libreria Spazio Sette di Roma, si è svolta la conferenza stampa indetta da Azione e a parlare è stato il leader Carlo Calenda, affiancato dai consiglieri comunali della lista. L'incontro, intitolato "600 giorni di Gualtieri", organizzato con l'obiettivo di fare un punto su Roma e l’amministrazione capitolina, si è sviluppato analizzando i vari aspetti della gestione del primo cittadino della Capitale.

Il leader di Azione ha attaccato Gualtieri sul termovalorizzatore e sullo stadio a Pietralata: "Si possono dire idiozie in campagna elettorale ma quando si dice che gli altri dicono idiozie, e poi si cambia idea, sarebbe bene ammettere l'errore". Poi: "Dopo averci dato ragione su stadio e termovalorizzatore, finirà per darci ragione anche su Ama: Ama deve andare in Acea per avere una gestione corretta e manageriale". Portando l'attenzione, con un video, al confronto delle dichiarazioni del sindaco in campagna elettorale e dopo l'elezione. Poi la questione rifiuti: "Non si sta facendo nulla sul decoro urbano, non sono stati messi i cestini e non sono stati avviati gli impianti, metà dei mezzi Ama è fuori servizio". Calenda ha spiegato che l'ente incaricato della nettezza urbana di Roma: "non deve essere posseduta da una società privata ma deve avere una governance privata, altrimenti è gestita dai sindacati che portano i voti al sindaco di Roma. Le partecipate devono essere tutte staccate dalla gestione comunale e messe in una holding".

Il primo cittadino di Roma, secondo il leader di Azione, "è una bravissima persona ma ha un grado di presunzione che sta portando la città allo sbando". Poi ha aggiunto: "Al secondo turno ho dato l'indicazione personale di voto a Gualtieri, anche perchè dall'altro lato non c'era un programma. Ma in seicento giorni non si  è fatto nulla, il sindaco è una entità eterea che appare ogni tanto." Infine il consiglio: "A Gualtieri dico di fare un grande rimpasto della giunta, perchè ci sono assessori che non sono in grado di fare nulla, con un pò di umiltà, con persone che almeno abbiano gestito un chiosco in precedenza".

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