Dal Festival dell'Economia

Meloni: "Pnrr priorità assoluta. Taglio del cuneo più utile del salario minimo"

"Presidenzialismo e autonomia saranno realtà entro la fine della legislatura", dice la premier nel corso di una conferenza dal titolo "L'Italia che vorrei". "Per l'Emilia-Romagna abbiamo fatto tutto quello che potevamo. In Europa abbiamo cambiato il paradigma sull'immigrazione, con Macron rapporto basato sulla concretezza"

Redazione

Il Pnrr? "Una priorità assoluta". Le riforme istituzionali? "Entro la fine della legislatura". E poi il maltempo in Emilia-Romagna – "abbiamo fatto tutto quello che potevamo" –, il taglio del cuneo contributivo e la riforma del fisco, oltre ai rapporti con la Francia di Macron, al tema migranti e al recente incontro con Joe Biden. Giorgia Meloni è intervenuta questa mattina al Festival dell'Economia di Trento, per una conferenza dal titolo "L'Italia che vorrei". La premier, collegata in diretta video, ha dialogato con Maria Latella, giornalista di Sky TG24 e Radio 24.

Al centro dell'incontro i principali i dossier economici: dal Pnrr al fisco fino alla transizione energetica. Senza dimenticare le misure in risposta alle alluvioni che hanno colpito l'Emilia-Romagna negli scorsi giorni. Ed è proprio da qui che parte l'intervento della presidente del Consiglio: "Abbiamo lavorato a 360 gradi, varando interventi per oltre due miliardi, è stato uno sforzo immane", dice Giorgia Meloni. Per la ricostruzione delle zone colpite, fondamentale è il rapporto con l'Europa: "Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, attiveremo il Fondo di solidarietà", spiega la premier, ricordando la visita di ieri con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. E, parlando di aiuti europei, lancia un messaggio chiaro sul Recovery Plan: "Spendere tutte le risorse del Pnrr è una priorità assoluta". 

Poi il tema passa alla gestione dei flussi migratori. Sul rapporto con la Francia, dopo le polemiche delle scorse settimane, la premier chiude la questione: "Con il presidente Macron abbiamo avuto un incontro basato sulla concretezza", afferma, con riferimento al G7 da poco concluso in Giappone. E definisce "infantile" la narrazione dei rapporti Italia-Francia. "In Europa siamo riusciti a cambiare il paradigma del rapporto con l'immigrazione", risponde, aggiungendo che "una soluzione strutturale non può prescindere dal rapporto con l'Africa". E, sempre per la politica estera, rivendica "la nuova postura dell'Italia, rispettata a livello internazionale, affidabile e non più accondiscendente", citando la foto e l'incontro con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Sulle manovre economiche, Meloni sottolinea che "il taglio delle tasse ai lavoratori è una priorità del governo". Ripercorrendo quindi le misure varate dall'esecutivo, dalla Legge di bilancio fino al decreto Primo maggio: "Avranno un impatto importante", promette la premier. Che aggiunge: "Il taglio del cuneo è più utile del salario minimo".

Un'altra grande sfida è rappresentata dalla lotta all'evasione fiscale. Per la premier, bisogna prima di tutto creare "un diverso rapporto tra stato e cittadino", così da ovviare la percezione che "siano avversari". L'approccio adottato fino ad ora "non ha funzionato": la risposta del governo è "l'assunzione di 3 mila e 900 nuovi funzionari dell'Agenzie delle entrate". Ma, puntualizza Meloni, combattere l'evasione fiscale non può trasformarsi in un "caccia al gettito". 

Infine, c'è l'importante capitolo riforme. Tanto il presidenzialismo quanto l'autonomia differenziata verranno formalizzate "entro la fine di questa legislatura", è l'impegno di Giorgia Meloni. Che difende il decreto approvato del ministro leghista Calderoli: "A differenza di quanto si dice, rafforzerà la coesione nazionale, a partire dai Lep, vero elemento di unità".

Dopo la presidente del Consiglio, questo pomeriggio sarà il turno di altri esponenti del governo: parleranno, in ordine, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Giustizia Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, a capo del ministero dell'Interno.