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il ritorno del cav

Parla Berlusconi: "Ora rinnovo Forza Italia. Renzi? Scelga il nostro campo"

Il Cav. concede la prima intervista dopo il lungo ricovero e racconta i suoi giorni al San Raffaele, l'affetto di Marta Fascina e della sua famiglia. Sul ruolo del suo partito dice: "Lo spazio al centro si allarga e Fi lo presidia con coerenza"

Redivivo Silvio Berlusconi. Venerdì ha fatto ritorno a casa, dopo un delicato ricovero di 45 giorni, e oggi sul Corriere della Sera torna sulla scena politica con un'intervista in cui racconta l'esperienza al San Raffaele e soprattutto i suoi piani per Forza Italia, "vero centro cristiano e liberale", dice, "parte essenziale della coalizione di governo".

Dice che sta meglio, che deve ancora recuperare le forze ma che è solo questione di tempo. "È stata dura, ma sono sempre stato fiducioso. Mi sono affidato, come in altri momenti difficili, all'aiuto del Cielo e alla professionalità dei medici e del personale sanitario del San Raffaele, che non finirò mai di ringraziare", ha detto il Cav., che di vicissitudini di salute ne ha vissuta più di una. Questa volta però con lui c'era Marta Fascina, "che non mi ha lasciato nemmeno un minuto", racconta: "Ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega". Non solo Marta, Berlusconi ringrazia anche la sua famiglia e chi dal mondo politico e non solo gli ha mandato messaggi di incoraggiamento, "un affetto sincero, a tratti addirittura commovente".

Il Cav. non si risparmia neppure sul piano politico. Dice che con gli alleati i rapporti sono eccellenti, che continuerà a guidare Forza Italia e che lo farà puntando sullo spazio al centro lasciato libero da Pd e Terzo Polo. A Renzi manda un messaggio: "Dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento". 

"Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini in queste settimane come dei veri amici, a riprova del fatto che il rapporto fra noi non è solo politico, ma è fatto anche di un profondo legame personale", racconta al Corriere. Poi rivendica i valori di Forza Italia: "Siamo gli unici davvero liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantisti. Siamo l’unica espressione italiana del grande centro della politica europea, il Partito popolare". Per questo, aggiunge nel corso dell'intervista, "con il Partito democratico sempre più spostato a sinistra e il tramonto del cosiddetto Terzo polo, che è morto prima ancora di nascere, lo spazio al centro si allarga e Forza Italia lo presidia con coerenza".

Parlando ancora del suo partito, attraversato da non poche tensioni interne, il Cav. ammette di voler imprimere alcuni cambiamenti: "La storia di Forza Italia è quella di un continuo rinnovamento, dal 1994 ad oggi. Forza Italia è nata, oltre che per impedire ai comunisti di impadronirsi del governo della Nazione, anche per rinnovare profondamente la politica. Ma perché il rinnovamento sia credibile dobbiamo prima di tutto rinnovare noi stessi. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, ovviamente senza rottamare nessuno". In questo percorso il suo ruolo resterà centrale: "Io continuerò naturalmente ad esercitare appieno, come ho sempre fatto, le mie responsabilità di fondatore e di leader di Forza Italia".

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