
Il nuovo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca al comitato elettorale (Lapresse)
I risultati nelle città
Il Pd tiene a Milano ma perde quota a Roma: l'effetto Sala-Gualtieri sulle regionali
Nella Capitale Fratelli d'Italia stacca di undici punti il Partito democratico. Nel capoluogo lombardo i dem restano il primo partito, mentre la Lega si ferma al 7 per cento e si fa superare da FdI al 20
A Roma sfonda il centrodestra: nella Capitale, Francesco Rocca ha ottenuto il 45 per cento delle preferenze, contro il 39 per cento di Alessio D'Amato, sostenuto dal Pd e dal Terzo polo. Nel voto ai partiti, Fratelli d'Italia ha staccato di undici punti il Pd (33 per cento contro 22), mentre il Movimento 5 stelle si ferma al 9 per cento.
Un risultato che ha inevitabilmente dei riverberi sul mandato del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: a poco più di un anno dalla vittoria alle Comunali, il consenso del centrosinistra nella capitale dà forti segnali di cedimento. In questo senso, va però considerato che Gualtieri venne eletto a suo tempo senza il sostegno di Renzi e Calenda (quest'ultimo fu anzi uno dei candidati a sindaco), mentre per le regionali di ieri i dem e il Terzo polo erano riusciti a trovare un'intesa. Che evidentemente non è bastata.
Un caso a parte sono i primi due Municipi: qui D'Amato ottiene addirittura il 50 per cento dei voti, in assoluta controtendenza al resto della città. Anche nell'VIII e nel XII Municipio i risultati sono analoghi, con D'Amato sopra al 45 per cento. Nel XV Municipio recupera invece il Movimento 5 stelle. Il partito della Ztl, hanno scritto in molti.
Infine, in linea con il dato regionale i dati sull'affluenza segnano un record in negativo, anche rispetto alle ultime comunali (quando al ballottaggio votò il 40 per cento degli aventi diritto): per le regionali si sono recati alle urne appena un terzo degli elettori (33 per cento).
I risultati a Milano
A Milano il Pd resta il primo partito: nella Città metropolitana i dem hanno ottenuto il 27 per cento dei voti, contro il 20 per cento di Fratelli d'Italia. La Lega ottiene il 7 per cento dei favori, uno scarto importante rispetto al 16 per cento a livello regionale. Risultati in continuità con i numeri dei candidati: a Milano Pierfrancesco Majorino, sostenuto dal Pd e dal Movimento 5 stelle, ha raggiunto il 46 per cento dei consensi, mentre il vincitore delle elezioni, Attilio Fontana, si è fermato al 37 per cento. Letizia Moratti, candidata del Terzo polo, è al 13 per cento (rispetto al 9 per cento regionale).
I dati confermano la solidità del centrosinistra nel capoluogo lombardo, amministrato dalla giunta Sala rieletta nel 2021: in quel caso non c'era stato bisogno – a differenza di Roma – nemmeno del ballottaggio.
Fra gli eletti, si segnala la presenza di Vittorio Feltri (già direttore del Giornale e attuale direttore editoriale di Libero) e Vittorio Sgarbi (attuale sottosegretario alla Cultura del governo Meloni). Mentre fra i grandi esclusi emergono i nomi del virologo Fabrizio Pregliasco (Patto civico-Majorino presidente) e dell’ex assessore al welfare nella prima fase della pandemia Giulio Gallera (Forza Italia).


Il popolo ha sempre ragione
Statista? Mah, Pertini capì solo che per piacere agli italiani basta poco

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