(foto Ansa)

in assemblea capitolina

Svolta a Roma, Gualtieri: “Un termovalorizzatore da 600mila tonnellate per la Capitale"

Gianluca De Rosa

Il sindaco annuncia il vero piano di pulizia straordinaria della città: un impianto per sbarazzarsi della monnezza. Prevista la costruzione anche di una discarica di servizio. Ma i comitati di quartirere sono già pronti alle barricate

Nel corso del suo intervento in Assemblea capitolina ammette che quella della monnezza “è la più difficile eredità” che si è trovato a gestire. In un lungo discorso ammette che l’assenza di impianti e sbocchi è il vero vulnus che impedisce di tenere sotto controllo la situazione e dunque impone la svolta: “Il nuovo impianto sarà realizzato in tempi brevissimi e con le migliori tecnologie”. 

 

Un termovalorizzatore pubblico per trattare 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno e risolvere definitivamente la cronica emergenza spazzatura nella Capitale. L’annuncio, se sarà seguito dai fatti, ha tutta l’aria di una svolta epocale, in grado di risolvere per una volta per tutti il problema dei rifiuti nella Capitale. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri questa mattina ha preso coraggio e in un lungo discorso in cui ha ammesso che l’assenza di impianti e sbocchi per la spazzatura “è il vero vulnus” che tiene imprigionata la città in un ciclo continuo di emergenze. Il nuovo termovalorizzatore di Ama potrebbe sorgere, secondo prime indiscrezioni, nella zona industriale di Santa Palomba, fuori dal raccordo a sud della città.

 

Alla discarica – ha spiegato il primo cittadino – sarà affiancata una discarica di servizio per circa 60mila tonnellate di scarti l’anno. “L’impianto – ha spiegato il sindaco – sarà realizzato in tempi brevissimi e sarà costruito con le migliori tecnologie disponibili”. Come ha spiegato Gualtieri, infatti, la linea tracciata dalla Regione Lazio nel piano rifiuti regionale che prevede per la chiusura del ciclo la realizzazione di una discarica per provincia, compreso un invaso a parte per la Capitale, non è sostenibile. “Alle attuali percentuali di raccolta differenziata – ha spiegato il primo cittadino – anche una discarica molto impattante, da un milione di tonnellate, sarebbe sufficiente solo per due anni”. Una presa di coscienza importantissima che adesso però dovrà essere seguita dai fatti. Non sarà facile, i comitati di quartiere sono già pronti alle barricate.