(foto Ansa)

corsi e ricorsi

Conte torna a parlare con il giornale che gli ha dato della cheerleader di Trump

Redazione

L'ex premier in un'intervista a Politico ammonisce l'Ue sulla corsa al riarmo. Peccato che durante il suo governo dicesse che uno dei più grandi successi della Casa Bianca era stato porre l'attenzione sull'aumento delle spese della Nato

Giuseppe Conte parla con Politico. E al giornale che nel 2018 lo definì "la cheerleader di Donald Trump" il capo politico del M5s spiega che l'Europa deve "evitare la corsa al riarmo". Un colloquio piuttosto lungo in cui l'ex premier passa in rassegna tutti gli argomenti cavalcati nelle ultime settimane, quando più di una volta ha tentato la spallata al governo sulle spese militari, "La nostra risposta" alla guerra in Ucraina "non può essere una corsa al riarmo. Distrarre risorse dalla transizione green per investire nell'industria militare sarebbe una posizione completamente sbagliata", dice Conte. Che nell'articolo di uno dei più prestigiosi giornali di stanza a Bruxelles viene descritto come il già capo di uno dei governi italiani più controversi della storia recente: vi si ricorda la firma degli accordi sulla Via della seta con la Cina, e soprattutto le sensibilità filo putiniane espresse quando sedeva a Palazzo Chigi. Posizioni che adesso Conte difende perché "ho sempre pensato che isolare la Russia a livello internazionale sarebbe stato un errore". 

Quando nel luglio 2018 Conte andò in visita ufficiale a Washington, Trump si complimentò con lui per la "grandiosa vittoria alle elezioni". Destando più di qualche dubbio negli osservatori internazionali che ben sapevano come il professore di Diritto privato dell'Università di Firenze non fosse stato affatto elettto e rappresentasse in realtà una scelta di compromesso di M5s e Lega. In quell'occasione comunque Conte non perse occasione per rimarcare che quelli avuti dal presidente americano (il G7 in Quebec, il summit della Nato, e l'incontro con Putin a Helsinki) fossero stati grandi successi. Visto a ritroso fa piuttosto sorridere che Conte considerasse un trionfo l'aver messo, da parte di Trump, l'accento sulla necessità di aumentare le spese militari dell'Alleanza atlantica. Cosa che per lui adesso rappresenta un errore imperdonabile. 

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