(foto di Ansa)

accuse

Canfora al Fermi di Bari: "Meloni neonazista". Lei annuncia la querela e il liceo si dissocia

Redazione

Intervenendo in un incontro sulla guerra in Ucraina, il filologo ha definito Giorgia Meloni "una neonazista nell'animo", criticando poi l'approccio della politica e dell'informazione al conflitto. La destra attacca, mentre la preside del liceo si sfila

“Neonazista nell’animo” e dunque naturalmente “schierata con i neonazisti ucraini”. Questo il ritratto di Giorgia Meloni, secondo il filologo Luciano Canfora, che intervenendo ad un incontro al Liceo Fermi di Bari ha attaccato duramente la leader di Fratelli d’Italia. Nel corso dell’incontro, dedicato al conflitto in Ucraina, Canfora è tornato a sostenere le posizioni esposte in diverse interviste a partire dall’invasione russa: “nessuna guerra ha una sola origine, dipende da come le propagande contrapposte riescano ad imporre una certa verità”.

 

Durante il suo intervento Canfora ha parlato dell’inadeguatezza delle forze politiche nel raccontare e comprendere la guerra in Ucraina: “Non vedo nello schieramento politico del Paese delle forze capaci di dire voglio capire”. Si è poi soffermato in particolare su Giorgia Meloni, definendola una "pedina esterna molto comoda” delle forze di governo, sottolineando che “siccome è una neonazista nell’animo si è subito schierata con i neonazisti ucraini, è diventata una statista molto importante ed è tutta contenta, naturalmente, di questo ruolo”

 

 

Immediate le reazioni da parte di Fratelli d’Italia. ”Sono parole inaccettabili, ancora una volta pronunciate da una persona che si dovrebbe occupare di cultura e formazione che invece finisce a fare becera propaganda a dei giovani studenti”, ha affermato Giorgia Meloni sui social, promettendo una querela nei confronti di Canfora. Il gruppo parlamentare di FdI annuncia un’interrogazione parlamentare e chiede che sia il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a fare chiarezza sull’accaduto. “Siamo di fronte all’ennesimo attacco da parte di chi, pur professandosi democratico, non riesce ad accettare chi la pensa diversamente”, ha detto Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato. Dura anche la reazione di Federico Mollicone, capo della squadra di Fdi in commissione cultura della Camera, che ha chiesto “scuse immediate e immediati provvedimenti come richiesto nell’interrogazione parlamentare delle colleghe Frassinetti e Bucalo”.

 

L’istituto scolastico ha rilasciato una nota in cui la preside, Giovanna Griseta, prende le distanze dalle parole di Canfora, la cui esternazione sulla Meloni “è esclusivamente da ricondurre alla responsabilità del docente ed è da considerarsi assolutamente estranea alla dimensione formativa approntata per l’occasione dalla scuola". Il professore era stato infatti invitato a parlare per “approfondire la complessità della questione del conflitto ucraino-russo”, come anche gli altri relatori e non per esprimere giudizi di ordine politico-ideologico. Fratelli d’Italia ha espresso soddisfazione per le parole della preside ma Marcello Gemmato, coordinatore del partito in Puglia, ha attaccato il rettore dell’Università di Bari, dove Canfora insegna, definendo il suo “un silenzio assordante”.

 

Sul conflitto Canfora ha espresso ancora una volta le sue perplessità sul supporto all’Ucraina da parte di media e forze politiche, chiedendo di dare attenzione a quelle che sarebbero le responsabilità da entrambe le parti. In un’intervista rilasciata al Riformista lo scorso 12 marzo aveva affermato che nel 2014 era stato “un colpo di Stato a Kiev” a determinare la caduta dell’allora presidente filorusso Yanukovich e sulla stampa italiana aveva detto: “E’ peggio del minculpop. A confronto il minculpop è l’accademia dell’Arcadia".

Di più su questi argomenti: