innamorato fisso

L'indomita fissa di Grillo per il nuoto

Maurizio Milani

Il Movimento 5 stelle ha un problema: l’Elevato è tornato ai bei tempi dell’attraversamento dello Stretto, e ora non smette più. Però si tuffa nelle fontane della capitale. È un gesto che fa innamorare le ragazze

Tocca a Beppe Grillo! L’uomo che di più nell’occidente ha usato il web, per essere uno dei quindici uomini più potenti del pianeta (per la lista dei primi duecento personaggi più potenti, vedi il sito del Foglio, oltre a Grillo di italiani c’è solo Mino Raiola).

Facebook, sito ufficiale di Beppe Grillo, filmato n. 31: il comico con in testa un’anguria scavata. È alla famosa fiera di Ascoli al tradizionale gioco dell’anguria spaccata a metà. Il regolamento è semplice, si perde nella notte dei tempi. Una persona bendata ha una stanga di legno in mano e deve spaccare l’anguria al volontario che l’ha sul capo. Grillo (il volontario) deve agevolare il concorrente bendato andando incontro alla bastonata. Si vede che dopo 5, 6 colpi a vuoto il giocatore riesce a prendere l’anguria sulla testa del comico e la spacca in due. Entrambi si abbracciano e si fanno i complimenti. Alcuni spettatori commossi chiedono a Grillo di andare a Ravenna.

 

Instagram, filmato completo n. 2: Grillo di recente sul set del suo nuovo film. Titolo: l’uomo del caseificio accanto. Tratto da un mio romanzo. In breve: una fotomodella araba è nel caseificio di Beppe Grillo per girare una pubblicità. Bellissima donna. Invece di innamorarsi di Grillo diventa matta per amore dell’uomo del caseificio accanto. L’ambiente del film è realistico, in una zona dove esistono decine di caseifici. L’uomo oggetto delle attenzioni della top model è interpretato da un noto sportivo cinese. Molto bello per la verità. Grillo è geloso e tenta di fargli fallire il caseificio con un’inchiesta sul suo blog dal titolo: ecco da dove proviene il latte con cui questo soggetto fa il formaggio… che poi è latte olandese, di ottima qualità. 

Il film verrà distribuito anche all’estero. Infatti una delle più grandi delusioni del fondatore 5 stelle è questa: non essere riconosciuto quando gira per il corso principale di Città del Messico mentre Tiziano Ferro sì. Tanto è vero che il prefetto della capitale messicana lo ha gentilmente invitato a non passeggiare per la città in quanto si creano assembramenti di fan, con blocco del traffico e scene di isteria. Grillo vorrebbe anche lui questo successo internazionale. Invece ieri era in giro per Rahbat, ma nessuno lo ha riconosciuto. Speriamo che con questo film la cosa sia invertita.

 

Su TikTok vediamo Grillo in visita alla famosa scuola di cani bagnino sul lago Trasimeno. Anche lui cade nella banalità facendo la solita domanda a un istruttore: “Scusi gentilmente! Il figlio di un cane bagnino deve fare anche lui il lavoro del papà?”.
Istruttore: “Non esiste un obbligo in tal proposito, ma è buona norma di sì”.
Grillo: “Si spieghi meglio, comunista!”.
Istruttore: “Perché si rischia di essere ridotti in schiavitù”.
Grillo: “Giustamente!”.
Istruttore: “Infatti! Poi parliamoci chiaramente, un figlio di cane bagnino che altre prospettive avrebbe?”.
Grillo: “Complimenti ancora! Posso mettere questo nostro filmato su TikTok?”.
Istruttore: “Certo, certo! Onore mio!”.

 

Grillo mette diverse foto da giovane su Facebook. In una è a un banchetto della Democrazia cristiana. Raccoglie le firme per abolire la legge sul divorzio. Siamo nel periodo del famoso referendum. E’ a tutti noto che come artista Grillo era organico alla Dc (come me, fatte le debite proporzioni). Infatti sia Grillo che il sottoscritto sono stati scoperti dal mitico Pippo Baudo (che ringrazio ancora adesso). Certo, l’unica serata di cabaret fatta insieme è stata a Trieste nel 2000. per ricordare la chiusura dei manicomi grazie al prof. Basaglia. Io come rimborso spese ho preso cinquantamila lire, Grillo uguale.
Alcune foto giovanili di Grillo su Instagram: è in colonia a Loano (Savona). Alcuni bambini di allora ricordano che Beppe era l’unico ospite della colonia elioterapica ad andare a casa a dormire. Tornava alla mattina alle 7.30 per la colazione. Mai nessun bambino aveva avuto tale privilegio. Tutti stavano via un mese da casa notte e giorno. Altrimenti che colonia (penale) è? Grillo si è sempre giustificato che abitando vicino alla colonia… A me non sembra giusto. Al limite vai in colonia in Puglia! Che caspita.

 

Altra bellissima foto: Grillo al militare a Varazze, nella caserma 1 ottobre. Comando trasmissioni nucleo batteriologico. Anche qui, quando Grillo è diventato popolare in tv alcuni suoi compagni d’armi ricordano: il caporale Giuseppe Grillo era l’uni del battaglione che alla sera andava a casa a dormire. Nessuno dei 1.500 militari della caserma aveva tale privilegio. Uscivano per la libera uscita, ma dovevano essere presenti al contrappello delle 22.30. Grillo no! Andava a casa a dormire. Si presentava alla mattina per l’alzabandiera. Ricorda il trombettiere che lo vedeva entrare di fretta dalla porta carraia in motorino alle 6.30. Anche in questo caso Grillo ha sempre giustificato il suo comportamento: “Amici dovete capire, ero vicino a casa…”. Ma il vizio sta nel manico: come mai noi figli di operai della Breda ferroviaria ci sbattevano a fare la leva a Macomer in Sardegna? Forse perché eravamo troppo raccomandati? Ma non diciamo cose belle e oneste. Certo, c’era di peggio. Almeno Grillo il militare (anche se comodo) lo ha fatto. Tanti venivano esonerati solo per avere la scapola alata. Poi vai a capire se era davvero alata o fuori sede per autolesionismo.
Passiamo a Telegram. Grillo lo usa poco, ma neanche, il giusto. Lo vediamo in uno spettacolo dove fa il cretino in un teatro a Milano. Perché parliamoci chiaro, fare il comico è fare il cretino. Punto e basta. Mio nonno mi diceva, avendo saputo qualcosa delle mie tendenze: “Se vai a fare il cretino di notte nelle osterie di Milano, ti sputo in faccia”.

 

Sempre su Telegram Grillo fa il bagno nel laghetto di Villa Adriana. Ripreso verbalmente dal direttore del sito archeologico, Grillo salta fuori dal vascone e come ulteriore sfregio all’autorità salta su una statua di coccodrillo ai bordi e si tuffa di nuovo. Purtroppo essendo acqua ferma prende un fungo della pelle. Che comunque con una pomata (rigorosamente scaduta) va via subito. Si è infatti notato che alcuni preparati per dermatiti ecc. sono molto più efficaci dopo la scadenza. Grillo questo lo sa. Non so chi lo ha informato. Penso alcuni guaritori dell’Appennino ligure che Grillo frequenta di nascosto. Per me fa benissimo. A volte la sapienza contadina bagna il naso alla scienza. Non sempre.

 

Facebook foto n. 36: Grillo a Villa Torlonia per un incontro con il direttorio 5 stelle. Tutto di colpo si mette a correre, si denuda e si sbatte dentro la fontana annessa al parco. Sia Vito Crimi che DI Maio tendono a giustificare il gesto. La Virginia Raggi e il ministro Cingolani no. Per questo vengono espulsi tramite votazione online dal movimento. Grillo intanto è andato a sbattersi in un’altra mitica fontana di Roma. La più bella, quella del Gianicolo. Come lo invidio, vorrei anch’io sbattermi dentro al fontanone. Me ne sono innamorato dopo aver visto “La grande bellezza”. Purtroppo non mi posso permettere i 21.600 euro di multa previsti dal comune, per chi fa il bagno nelle fontane della capitale. Per Grillo questa cifra è come per me un euro. Su Instagram Grillo ha iniziato ad annunciare dove si sbatte dentro. Prossimi bagni abusivi: nella fontana Gaia a Siena, nella piscina lunga e stretta della Reggia di Caserta (vedi elenco completo sul sito del Foglio). Una in Cambogia, dove è stato ufficialmente invitato dal sindaco, e per tale tuffo gli verrà data la cittadinanza onoraria. Una roba mai vista. Qui in Italia ti sanzionano se ti sbatti nelle pubbliche fonti, all’estero ti incentivano a farlo anche perché tale gesto fa innamorare le ragazze. Se è per quello, anche in Italia. Dispiace dirlo.

 

Altra foto dal sapore provocatorio la vediamo su Snapchat. Grillo alla guida di quelle auto baraccone che girano per Cuba. E’ una Buick del 1953. Il comico posta: “Per fugare le perplessità dei militanti, volevo farvi vedere l’auto che in un’ora di percorso inquina più di una tribù di uomini primitivi della foce del Paranà”. Qualcuno posta: “Sì, ma intanto con la scusa dell’ambientalismo ti sei fatto un bel giro panoramico sulla via Aurelia fino a Montecarlo”.

 

Grillo si offende e risponde: “Vergogna! Se è così che pensate!”. Poi un altro post: “Amici, è vero! Che bello girare il mondo facendo vedere che la barriera corallina si sbianca e al polo l’orso non va più in letargo. Chiaramente uno non può dire come Briatore ‘vado a divertirmi’. Queste attività devono essere motivate nobilmente. Ma alla fine l’importante è viaggiare, vedere il mondo e sostenere che gli aerei inquinano. E lo diciamo noi che prendiamo centinaia di aerei all’anno. A differenza di sfigati tipo Milani Maurizio che non ne ha mai preso uno. Ciao pirla” (lui a me).

 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.