ANSA/ANGELO CARCONI 

Non solo Gualtieri vs Michetti

I "ballottaggi minori" della Capitale: caccia ai municipi

Domenico Di Sanzo

Le sfide in giro per la città vedono coinvolti anche i grillini, al VI municipio. Fuori da tutto la civica di Calenda, la destra parte in vantaggio 7 a 6

Ballottaggi minori. Domenica e lunedì sono in programma altre quindici sfide, dato che nessun candidato «minisindaco» è riuscito a vincere al primo turno. In sette municipi parte in vantaggio il centrodestra, in sei guida il centrosinistra, mentre al V e al XI le coalizioni sono di fatto appaiate. I grillini arrivano al secondo turno soltanto al VI municipio "delle Torri", periferia est. Dopo conteggi e riconteggi, il testa a testa per il secondo posto tra la grillina ex assessora alle politiche sociali della mini-giunta Francesca Filipponi e il capogruppo uscente in consiglio municipale Fabrizio Compagnone, ha visto prevalere la prima con uno scarto finale di 44 voti. Filipponi sfiderà Nicola Franco, esperto consigliere uscente di Fratelli d'Italia, primo il 4 ottobre con il 43,18 per cento. Ma rispetto al 2016 il M5s ha già perso dodici municipi.

  

Il centrosinistra invece è ancora avanti con grandissime chance di vittoria al I e al II, gli unici municipi conquistati cinque anni fa. In centro storico corre Lorenza Bonaccorsi, ex sottosegretaria ai Beni Culturali nel Conte-bis. Lo sfidante è il consigliere uscente Lorenzo Santonocito di Fdi. Al II (Flaminio, Trieste, Parioli) cerca la riconferma la minisindaca uscente Francesca Del Bello, contro Patrizio Di Tursi, centrodestra in quota Forza Italia. Il terzo presidente uscente del Pd in corsa domenica e lunedì è Amedeo Ciaccheri, subentrato a giugno del 2018 al dimissionario Paolo Pace del M5s nel VIII (Garbatella, Ostiense), territorio tradizionalmente di sinistra. Ciaccheri stava sfiorando la vittoria al primo turno contro Alessio Scimè, dirigente nazionale di FdI.

  

Saranno decisivi i voti del M5s, soprattutto nelle periferie, dove il centrodestra è in testa ma i grillini hanno tenuto botta. A Ostia e al XI municipio di Marconi, Portuense, Magliana sono primi due giovani leghisti: rispettivamente l'insegnante di scuola superiore ed ex capogruppo Monica Picca e Daniele Catalano, anche lui capogruppo uscente. Il centrodestra a trazione salviniana se la vedrà con il cardiologo Mario Falconi al X e con Gianluca Lanzi al XI, dove i due candidati al primo turno erano separati da circa 200 voti. Testa a testa anche al V municipio, un'area che comprende Torpignattara, Centocelle e Tor Sapienza, zona est della città. Qui si sfideranno Daniele Rinaldi del centrodestra (34,28 per cento al primo turno) e Mauro Caliste del centrosinistra (34,01 per cento al primo turno). Un'altra competizione importante ci sarà al IV municipio, reduce dal commissariamento della sindaca Raggi, dove ricadono San Basilio, Casal Bruciato e Tor Cervara. L'ex presidente Roberta Della Casa del M5s, sfiduciata nel 2020, non è riuscita ad arrivare al ballottaggio. In testa al primo turno Roberto Santoro, centrodestra, che si contenderà la poltrona di minisindaco con Massimiliano Umberti del centrosinistra.

  

Nel VII municipio (Appio Latino, Tuscolano) è in vantaggio Francesco Laddaga del centrosinistra, ex capogruppo della Lista Marino. Il suo avversario per il centrodestra è Luigi Avveduto, delegato nazionale Cocer dei Carabinieri. Avanti le liste a sostegno di Gualtieri anche al XII, zona Gianicolense, Portuense, Monteverde. Qui il centrosinistra schiera Elio Tomassetti contro Pietrangelo Massaro. L'unico altro municipio dove il Pd parte avanti è il III (Montesacro), con Paolo Marchionne del centrosinistra contro Giordana Petrella del centrodestra. Centrodestra in lieve vantaggio all'Eur con Massimiliano De Julis, ma si gioca l'elezione Titti Di Salvo, più volte deputata dell'Ulivo, di Sel e del Pd. Al XIV, il municipio della Raggi, si sfidano Domenico Naso del centrodestra e Marco Della Porta del centrosinistra. Al XII (Aurelio, Boccea) parte in vantaggio Marco Giovagnorio del centrodestra, sfidato da Sabrina Giuseppetti. Al XV Andrea Signorini in quota Lega ha svettato il 4 ottobre con il 41 per cento, a fronte del 28 per cento del suo avversario al ballottaggio Daniele Torquati. Ma domenica e lunedì sono ribaltabili quasi tutti i risultati. E molto dipenderà dagli elettori di Virginia Raggi e Carlo Calenda.