Bandi da 5 miliardi entro novembre su asili e scuole. Sei miliardi alla ricerca

Pnrr, la conferenza stampa di Draghi, Messa e Bianchi

Il premier insieme ai ministri dell’Università e dell’Istruzione dopo la cabina di regia sul Recovery

"Ogni cabina di regia fa il punto sul piano di sviluppo del Pnrr: con quella di oggi si inizia il percorso con scuola, università e ricerca. Dobbiamo cominciare a disegnare il futuro dei nostri giovani e, dopo il Nobel a Parisi, abbiamo pensato che in effetti il valore della nostra ricerca è una risorsa da sfruttare sempre meglio": così apre la conferenza stampa da Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo la cabina di regia sul Pnrr, insieme ai ministri dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, e dell’Istruzione Patrizio Bianchi, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. 

  

In conferenza stampa, è intervenuto per primo il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi per illustrare le linee di intervento di competenza del proprio ministero. Saranno 6 le riforme, tutte da adottare entro il 2022, e riguarderanno la formazione dei giovani. La principale sarà la riforma degli istituti tecnico professionali, strettamente collegata al rafforzamento della capacità di innovazione promosso dal Piano nazionale Industria 4.0. Altre riforme fondamentali saranno quelle dell’orientamento, per accompagnare il percorso d'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

  

Per quanto riguarda gli investimenti, il Ministero sta già procedendo all’assegnazione di risorse per oltre 17 miliardi e prevede di pubblicare bandi destinati ai comuni in numerose aree di intervento. Bianchi ha annunciato bandi da 5 miliardi entro fine 2021, "Entro novembre siamo pronti a bandi per 5 miliardi, un punto fondamentale per sostenere la ripartenza del paese. Si tratta di 3 miliardi per asili e scuole infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti, con il 40 per cento di tutti questi fondi per le aree del Mezzogiorno". Per investimenti sulla scuola servirà un passaggio con le Regioni coordinato dalla Ministra Gelmini.

 

Si interverrà attraverso i bandi anche per i progetti per l’innovazione digitale, l'estensione del tempo pieno e per la riduzione dei divari territoriali nella dispersione scolastica. "Aver voluto cominciare il cammino del Pnrr dalla scuola, dell'università e dalla ricerca è un segnale fortissimo che stiamo dando al Paese" ha spiegato il ministro. "Significa avere rimesso la scuola al centro del Paese in trasformazione".

 

Di seguito, l'intervento della ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa per spiegare le linee guida per gli investimenti in ricerca: i progetti di ricerca si inseriscono nelle aree di attività più innovative e aderenti alle sfide future del pianeta, come rischi ambientali, scenari energetici del futuro, intelligenza artificiale e neuroscienze, biodiversità. Le riforme previste nelle aree di sua competenza sono quella dei dottorati, quella per l’introduzione di lauree abilitanti (che facilitino l’accesso all’esercizio delle professioni), la revisione delle classi di laurea, l’orientamento attivo nella transizione tra scuola e università. In tutto, saranno 6 i miliardi di euro destinati al rafforzamento della ricerca. "Le misure messe a bando saranno destinate alle ricercatrici per il 40 per cento" ha annunciato la ministra. "Si vuole dare concentrazione della ricerca che rispetti la massa critica, di creare impatto dalla ricerca e che coinvolga le strutture già presenti nel nostro Paese per aiutarle a crescere come capitale umano e come infrastrutture".

 

Infine, insieme ai due ministri, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto alle domande dei giornalisti. Il premier ha ribadito l'importanza delle riforme per ottenere le risorse stanziante dall'Unione europea attraverso il Recovery Plan e ricevute dagli stati membri attraverso i piani nazionali. "Il rispetto degli impegni e' determinante per l'assegnazione delle risorse europee" ha detto Draghi. E ha sottolineato l'importanza di istruzione e ricerca, ricordando anche l'importanza del premio Nobel per la fisica assegnato questa settimana allo studioso italiano Giorgio Parisi: "La scelte compiute dal governo mettono al centro i giovani, che sono il futuro del paese insieme alle donne. Con esse stiamo disegnando l'Italia di domani". Il capo del governo ha inoltre annunciato il prossimo arrivo in Consiglio dei ministri dei provvedimenti su semplificazioni e concorrenza. Segno che, nonostante le polemiche di questi giorni innescate dal leader della Lega Matteo Salvini, il governo non ha alcuna intenzione di interrompere la sua azione riformatrice. Anzi, preferisce semmai accelerarla.