Salvini incontra Draghi: "No a un rosso a vita". E sul Copasir: "Si dimettano tutti"

"Piuttosto che tenere tutto bloccato per litigi e appetiti, si ricominci tutto daccapo", dice il leader della Lega sulla questione del comitato di controllo sui Servizi

Francesco Cocco

Dopo un incontro di tre quarti d'ora a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, l'auspicio e la convinzione di Matteo Salvini sono che "già dalla seconda metà di aprile" le città italiane dove la situazione epidemiologica è “tranquilla" possano restituire "lavoro e normalità ai cittadini". Il leader della Lega cita la norma dell'ultimo decreto anti-Covid che permette deroghe in base al miglioramento dei dati. “La scelta sia scientifica, non politica", insiste Salvini. E nega divisioni nel Carroccio sul tema. 

 

Poi la questione questione Copasir, la cui guida, attualmente affidata al leghista Raffaele Volpi, sta generando una polemica politica con Fratelli d'Italia, che vi aspira in quanto forza di opposizione. "Piuttosto che tenere tutto bloccato per litigi e appetiti, allora si dimettano tutti e si ricominci tutto daccapo", dice Salvini.