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Meloni: "Ma quale ultimatum? La mia lettera a Salvini è questione di principi"

"Quella della presidenza del Copasir non è una questione tra noi e la Lega", dice la leader di Fratelli d'Italia. "Le commissioni di garanzia vanno per prassi all'opposizione. È un tema di equilibrio nelle istituzioni. Evitiamo precedenti pericolosi"

Roberta Benvenuto

La lettera di Giorgia Meloni a Matteo Salvini, pubblicata questa mattina sul Corriere della Sera, "non era un ultimatum, è un tentativo di rispondere a questa vulgata secondo la quale quella della presidenza del Copasir è una questione tra noi e la Lega", dice la leader di Fratelli d'Italia. "Non lo è. Se avessi voluto porre il problema per creare difficoltà nel centrodestra avrei posto il tema di tutte le commissioni di garanzia che vanno per prassi all'opposizione. Non è una questione di poltrone ma un problema di rispetto di norme d'equilibrio delle istituzioni. Se si forza si apre un precedente pericoloso. Non volevo che la questione venisse derubricata alle difficoltà di rapporto tra Lega e FdI. Per questo l'ho fatto pubblicamente con una lettera". E a proposito di amministrative, "eravamo rimasti che ci saremmo visti dopo la Pasqua ed è un tema che va risolto", garantisce. "Ci vedremo a breve. Non stiamo sottovalutando il tema delle amministrative. Ma nessuno - né centrosinistra né M5s - ha ancora i propri candidati, quindi non siamo noi a essere in ritardo: con il rinvio a ottobre causa Covid ci si è tutti concentrati su altre questioni emergenziali".