Orfini ci spiega perché al Pd serve un congresso e perché "il matrimonio con il M5s non è da partito serio"
L'ex presidente dei democratici: “Non ci si sposa con i grillini a Ferragosto. Si faccia, quando si potrà, un congresso vero”. “Il Pd dica no al referendum costituzionale. Mancano una legge elettorale e i correttivi”
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"Sì al contratto di governo (da aggiornare), no all'alleanza organica col M5s". Parla Alfieri
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Cresce la voglia di congresso nel Pd. Lotti (che conosce la materia) suggerisce cautela sui tempi
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La stramba alleanza
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Martina dice Sì
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“Mai con Raggi. Il Pd avrà un suo candidato, ma senza fretta”. Parla Pelonzi
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Alibi finiti. È ora di pensare a cosa possiamo fare noi per il futuro dell'Italia
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"Ha ragione Conte, il M5s in Puglia e Marche ci ripensi". Parola di candidata giallorossa
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Il vero congresso del Pd saranno le regionali
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“Il Pd non esiste più”. Parla Calenda
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Così le parole di Bettini avvicinano il congresso nel Pd (malgrado la smentita di Zinga)
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La danza tribale intorno a Zingaretti, che ora pensa a un congresso "difensivo"
Roma. “È sbagliato, a cavallo di Ferragosto e nella disattenzione generale, forzare su scelte strategiche che invece hanno bisogno di una discussione congressuale”. Matteo Orfini non condivide l’indirizzo generale della segreteria di Nicola Zingaretti, che ha avviato il Pd – previo voto su Rousseau del M5s e senza una discussione organica tra i Democratici – all’alleanza organica con i grillini. “L’idea di trasformare un’alleanza tattica ed emergenziale come quella nata un anno fa con i Cinque stelle in un’alleanza strategica è fuori dal mandato di Nicola Zingaretti, che vinse il congresso in un’altra fase storica. Ha dunque bisogno di una discussione di natura congressuale, cosa che peraltro Zingaretti stesso aveva riconosciuto e che avevamo avviato, prima dello scoppio della pandemia. Ma lì, a quel punto, dovremo tornare, appena sarà risolto il rischio sanitario”.
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- David Allegranti @davidallegranti
David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.