Le balle di Salvini e la clemenza dovuta
La difesa del leghista è fuffa. Ma c’è da augurarsi che arrivi solo una condanna simbolica, senza negazione dei diritti politici elettivi passivi e attivi: sarebbe sufficiente per ricordare che non tutto è possibile quando si è al governo
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Un leader unfit a guidare il centrodestra. Il declino di Salvini spiegato dai sondaggisti
Che il Senato avesse l’autorità e la legittimità giuridica e morale per lasciare che il senatore Salvini sia processato dal Tribunale dei ministri è appena ovvio. La giurisdizione è speciale, riguarda appunto i ministri, e il senatore in qualunque altro caso si appellerebbe alla retorica anticasta per bollare quella giurisdizione come incompatibile con l’eguaglianza davanti alla legge dei cittadini. Ma questa sede giudiziaria speciale non gli basta, al senatore, avrebbe voluto anche l’immunità politica garantita da un voto della Camera di appartenenza. Strano. Quando le sacrosante immunità speciali previste dai padri della Costituzione per gli eletti furono abrogate con un colpo d’opinione sotto pressione giudiziaria, per demolire con la forza la vecchia Repubblica dei partiti, il partito del senatore in aula agitava un cappio. Ora Salvini ne vuole fare un uso per così dire ad personam.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.