Assembramenti patriottici

A un estremo di via del Corso, Mattarella sulla Tomba del Milite ignoto. Dall'altro, alla faccia dell'unità nazionale, la manifestazione del centrodestra. Selfie e abbracci con Salvini, nonostante i dpcm e il decreto Sicurezza

In fondo, a un estremo di via del Corso, sull'Altare della Patria, Sergio Mattarella (poi partito per arrivare, intorno alle 11, a Codogno, la città del Lodigiano che è stata tra le prima in Italia a diventare zona rossa e oggi è un simbolo della lotta al coronavirus) con le alte cariche dello stato. Come da tradizione il presidente della Repubblica ha deposto una corona di fiori sulla Tomba del Milite ignoto. Niente parata, ovviamente, perché quest'anno la festa della Repubblica viene celebrata, causa Covid, in tono minore. Ma i simboli sono fondamentali. Così, con il pubblico tenuto a debita distanza, ecco le frecce tricolori che sfrecciano nel turchese di questa primavera romana.

  

  

Dall'altro estremo di via del Corso - alla faccia dell'unità nazionale - la manifestazione "L’Italia non si arrende", promossa dal centrodestra che chiede “le dimissioni del governo sordo che non vuole ascoltarci né farci manifestare”, come dice Giorgia Meloni. A qualcuno scappa un coro più spontaneo - “Conte, Conte vaffanc...” - subito stoppato dagli organizzatori, e convertito in “Libertà, libertà” e “Elezioni subito”.

   

L'importante è che a nessuno venga in mente di fare un brindisi. Ché pare l'assembramento diventi tale solo in presenza di spritz, maledetta movida. La più preoccupata sembra la leader di Fratelli d'Italia, che avrebbe preferito “restare a casa e seguire via social”. Il più gettonato è Matteo Salvini, che si abbassa la mascherina e saluta e rilascia interviste e foto di gruppo. Con l'ex ministro dell'Interno (salvo qualche mascherina in più, e speriamo bene) le scene sembrano da pre-pandemia, tra selfie e abbracci. Con buona pace dei dpcm che vietano gli assembramenti, e pure di un paio di articoli del decreto sicurezza firmato dallo stesso Salvini: il 23 e il 6, che vietano gli assembramenti e le manifestazioni di piazza con volto coperto. “L'Italia non si arrende”, recita lo slogan della manifestazione e per l'occasione viene srotolato un tricolore da trecento metri. 
   
Ma i militanti del centrodestra non sono scesi in piazza da soli. Poco prima dell'inizio del corteo si è presentata anche “Azione libera italia”, frangia di Forza Nuova guidata dal megafonatissimo Danilo Cipressi, già candidato con CasaPound nel XIII municipio. Le forze dell'ordine, riferisce l'HuffPost, sono però intervenute per allontanarli.