Marcello Minenna (foto LaPresse)

Minenna sceglie una chirurga estetica per la task force anti Covid-19

Valerio Valentini

“Fornire l’assistenza medica” per “ridurre i rischi” dei dipendenti. Storia della ex grillina premiata all’Agenzia delle dogane

Roma. Chissà che anche ai dipendenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), nel raccomandare l’utilizzo delle mascherine, non vada ripetendo in questi giorni il motto che da anni consegna ai suoi clienti: “Una ruga nel viso crea una ruga nell’anima”. E dunque, meglio coprire le imperfezioni. E chissà che non sia proprio per questa sua profonda conoscenza della medicina estetica, che il nuovo direttore dell’Adm Marcello Minenna non abbia benedetto l’arruolamento della dottoressa Anna Maria Forenza. Il che sarebbe, a suo modo, una testimonianza di come, in un momento in cui la crisi spinge tutti a rinserrarsi nei propri egoismi, Minenna sappia ricordarsi degli amici. E cioè quelli del M5s, che tanto si sono spesi per lui da quando sono al governo, fino a ottenere la sua nomina al vertice delle Dogane. E lui, evidentemente, non ha disdegnato che l’agenzia ricambiasse il favore, appena ce n’è stata l’occasione.

 

Che è arrivata il 19 marzo scorso, quando l’Agenzia ha deciso di individuare un esperto di cui avvalersi per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Serviva, infatti, un “coordinatore” per guidare una “task force medica” istituita cinque giorni prima per “fornire l’assistenza medica necessaria” a “ridurre i rischi di contagio” dei dipendenti. E serviva che la persona prescelta fosse un “medico con comprovata esperienza professionale e specializzato in patologica clinica”. Ed ecco allora la soluzione. Individuata, come si legge dalla determina ufficiale, dalla “Direzione di ADM”, dunque da Minenna in persona, con una procedura di chiamata diretta: Anna Maria Forenza. Che una simile specializzazione senz’altro ce l’ha, benché la utilizzi, da quasi trent’anni, soprattutto per operare nel campo della medicina e della chirurgia estetica. Così, almeno, si evince dal suo curriculum, rintracciabile sulle pagine del M5s romano.

 

Sì, perché tra i meriti della Forenza, pare esserci anche questo: il suo attivismo nel mondo grillino della Capitale, e soprattutto nel Municipio XV, per il quale corse anche alle elezioni del 2013 (invano) e dal quale, nel 2016, è stata chiamata come “relatrice” per un convegno femminista in virtù della sua qualifica di psicoterapeuta. La stessa con cui ha curato lo scorso anno anche una rubrica per Mediaset, “Psyco-dog”, in cui forniva consigli per gestire il rapporto coi cani. Del resto è proprio per il suo impegno animalista che la Forenza viene tenuta in considerazione nel M5s romano. E’ lei, infatti, la responsabile della delegazione capitolina di “Gaia”, associazione che nel febbraio scorso ha organizzato un convegno alla Camera a cui ha preso parte anche Carla Ruocco.

 

Non a caso, peraltro. Perché, tra i vari esponenti del M5s romano, è proprio alla nuova presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche che la Forenza sembra essere molto vicina. Quella Ruocco che è, a sua volta, l’esponente grillino più vicino a Minenna. E insomma, per dirla col Sassaroli di Amici miei, è tutta una catena d’affetti che non può essere spezzata. A testimoniare della particolare simpatia che lega la Forenza alla Ruocco, d’altronde, non sono solo i racconti dei militanti romani del M5s raccolti dal Foglio. Ci sono anche i profili social del medico, che mostrano foto di tavolate di attivisti romani dove le due donne sono sedute una di fronte all’altra, e l’abitudine della Forenza di ritwittare molti degli interventi della deputata. Compresi quelli in cui, tra fine 2018 e inizio 2019, la Ruocco invocava con insistenza la nomina di Minenna alla presidenza della Consob, in buona compagnia di esponenti grillini del calibro di Nicola Morra, Elio Lannuti, e lo stesso Beppe: tutti prontamente rilanciati dalla Forenza.

 

La quale, ora, presterà servizio all’Agenzia delle dogane percependo, per due mesi, 7.000 euro lordi mensili. Un importo, si specifica, “maggiorato di euro 100 per ora o a chiamata se inferiore di un’ora per interventi notturni, anche telefonici, dopo le ore 22 e sino alle ore 8”. Listini prezzi alla mano, l’incarico dovrebbe essere abbastanza soddisfacente, per la Forenza: specie se si considera che lei, col suo studio medico, solo poche settimane fa proponeva ai suoi clienti un “pacchetto di dieci sedute a zone” per la “depilazione definitiva”: tutto compreso, 700 euro.

  

Qui trovate la replica di Marcello Minenna