Matteo Salvini (foto LaPresse)

Per l'Economist Intelligence Unit l'Italia è una "democrazia difettosa" e la colpa è di Salvini

Gregorio Sorgi

La retorica violenta del leader leghista contro gli stranieri non ci rende più sicuri, ma meno liberi

L'Italia scivola dal 21esimo al 33esimo posto nella classifica delle democrazie (il Democracy Index) pubblicata ogni anno dall'Economist Intelligence Unit (Eiu), l'unità di ricerca e analisi del settimanale britannico. 

 

“Il deterioramento delle libertà civili in Italia”, spiegano gli autori dello studio, è stato causato dalle politiche del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sui migranti e sui rom. Il rapporto dedica un approfondimento al caso italiano con il seguente titolo: “Il governo anti establishment e la minaccia alle libertà civili”. I ricercatori elencano in ordine cronologico tutte le promesse e le misure che hanno causato questa regressione. Le responsabilità maggiori appartengono a Salvini. La sua “retorica contro gli stranieri” ha avvelenato il clima sociale e si è verificata negli sgomberi delle minoranze Rom, la chiusura dei porti ai migranti e l'approvazione del decreto sicurezza.

            

 La classifica dei paesi più democratici al mondo (The Economist Intelligence Unit)

  

Fonte: Economist Intelligence Unit

 


Queste misure, che secondo la narrazione di Salvini dovrebbero rendere i cittadini più sicuri, in realtà li rendono meno liberi. “Tutto ciò contribuisce a deteriorare le nostre libertà civili”, spiegano gli autori dello studio. L'indice dell'Eiu è calcolato sulla base di cinque variabili: processo elettorale e pluralismo, funzionamento del governo, partecipazione politica, cultura politica e libertà civili. La “cultura politica” è la componente che più si è indebolita in Italia nell'ultimo anno a causa “dell'uomo forte (Salvini, ndr), e della sua tendenza a scavalcare le istituzioni politiche”.

  

E non è un caso che, a differenza degli anni passati, l'Italia nel 2018 è classificata come “una democrazia difettosa”. La stessa categoria in cui vengono raggruppati i paesi dell'Europa dell'est, che hanno teorizzato la “democrazia illiberale” e con cui Salvini ha stretto dei rapporti di amicizia. Nell'indice dell'Eiu l'Italia si trova dopo Taiwan (32esimo posto) e prima della Repubblica Ceca (34esimo). La Polonia governata dai sovranisti del Pis, con cui Salvini si è incontrato ieri per costruire un asse sovranista in vista delle elezioni europee, si trova al 54esimo. Poche posizioni sopra l'Ungheria di Viktor Orbán (57esima), contro cui il Parlamento europeo ha attivato l'articolo 7 a settembre per la presunta violazione dello stato di diritto.

 

 La classifica dei paesi più democratici nell'europa occidentale (The Economist Intelligence Unit)  

  

  


 

Tuttavia, la crisi della democrazia non è solo un tema italiano ma è un problema diffuso in tutta Europa. Gli indici nell'Europa occidentale continuano a essere più alti rispetto al resto del mondo: sette dei dieci paesi più democratici al mondo si trovano in questa area geografica. Norvegia, Islanda e Svezia occupano i primi tre posti in classifica. Il problema è che nell'ultimo anno ci sono stati pochi miglioramenti. Solo Germania, Malta e Svezia sono saliti in classifica. Oltre all'Italia, c'è stato un calo democratico anche in Austria, governata dal 2017 da una coalizione composta dal Partito popolare e l'estrema destra. Lo stesso è avvenuto in Turchia (che stranamente viene classificata dall'Eiu come un paese dell'Europa occidentale), che l'anno scorso ha approvato un referendum che ha dato più poteri al presidente Recep Tayyip Erdogan a scapito del Parlamento.

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