Grillo parlante (ma solo a titolo personale)

Mattarella, Macron, persino gli autistici. Dal palco del Circo Massimo il comico mette in imbarazzo tutti, anche il M5s

Redazione

Roma. Alla due giorni pentastellata del Circo Massimo, Beppe Grillo attacca le istituzioni e chiede una riforma dei poteri assegnati al capo dello stato. Battute e provocazioni che, da una parte, dividono il Movimento 5 stelle e lasciano trasparire un certo imbarazzo soprattutto tra i grillini al governo; dall’altra, riscuotono le critiche delle opposizioni. Bisognerebbe "togliere i poteri al capo dello Stato, dovremmo riformarlo”, ha detto il fondatore del Movimento. "Un capo dello stato che nomina 5 senatori a vita, presiede il Csm, è a capo delle forze armate, non è più in sintonia col nostro modo di pensare".

   

   

Grillo contro Quirinale, ma viene scaricato dai suoi

Nella serata di ieri, sono state fonti dello stesso M5s a precisare che le forze di maggioranza e il governo non intendono riformare i poteri in questione. Non è nel contratto – dicono – e Grillo non riveste ruoli istituzionali. Piena fiducia – almeno sul piano formale – nel ruolo di garante della Costituzione del presidente Mattarella. Manina di plastica in mano, a evocare le recenti discussioni su presunte manipolazioni del decreto fiscale che ha diviso per ore la maggioranza, Grillo ne ha per tutti: dalle agenzie di rating al presidente francese Macron

   

   

E anche oggi Luigi Di Maio prendere le distanze: “Grillo ha esposto la propria idea che non è nel contratto di governo, non ci lanciamo in una grandissima riforma costituzionale sul presidente della Repubblica” ha detto il vicepremier a Rtl 102.5. “Grillo si riferiva sicuramente all'abolizione dei senatori a vita, all'abolizione del reato di vilipendio, che è un reato medievale. I cittadini non saranno perseguitati da una ennesima riforma costituzionale”.

  

Grillo vs autistici

Il tutto condito con metafore e altre battute di dubbia eleganza, come quelle sull’autismo. “Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo”, ha urlato il fondatore del M5s. "L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Asperger, c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo" scherza strappando le risate dei militanti, "hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”.

Il giornalista Gianluca Nicoletti, sul sito Pernoiautistici.com, ha risposto al comico con una lettera aperta in quanto persona a cui è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, oltre che padre di un ragazzo autistico. “Caro Beppe Grillo, tanti mi stanno scrivendo incazzati per quello che hai detto oggi. Non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo 'non capire' non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo 'cervello diverso'. Se un leader politico arringa la folla sul disprezzo degli autistici torniamo indietro di anni luce”. Quindi, conclude Nicoletti, “non è questione di essere grillini o antigrillini è questione di civiltà. Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole ormai”.

 

 

Grillo vs medici

Lettera aperta a Beppe Grillo del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli, dopo le parole di ieri sera in chiusura della kermesse grillina. Il fondatore del M5s, rivolgendosi al ministro della Salute Giulia Grillo ha detto: “Ah che compito straordinario che hai. Convincere la gente a non andare in sovra-diagnosi. Metà delle tac, dei raggi, delle analisi del sangue sono inutili. Andiamo dal medico che è ormai un agente di turismo, e ti manda da quello e da quell'altro in una spirale di esami fino a che alla fine qualcosina te la trovano”.

  

“Sì, caro Grillo – scrive Anelli – noi medici ci sentiamo agenti di turismo: quando dobbiamo porre rimedio alle disuguaglianze di salute e di accesso alle cure, quando i nostri pazienti per curarsi devono spostarsi da una regione all'altra. Quando, per trovare un centro di eccellenza, devono percorrere centinaia e centinaia di chilometri”. E ancora: “Siamo in ottime mani quando il Ministro della Salute conferma la volontà di difendere il servizio sanitario nazionale. Quando promette di ridurre le liste di attesa, quando vuole togliere il superticket per favorire l'erogazione delle prestazioni nei servizi pubblici; quando vuole colmare le disuguaglianze tra nord e sud”.

“Mai prendersi troppo sul serio, perché senza ironia non c'è umanità” scrive oggi Grillo sul suo blog, rilanciando il video del suo intervento sul palco di Italia5stelle.