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Il tip Tap di Emiliano è un pericolo per il Pd

Redazione

Il Tap si farà, il M5s non sa che dire, il governatore della Puglia fa il grillino ed è un guaio

Il M5s sta subendo la sconfitta post elettorale più grave nella Puglia di Michele Emiliano, che è stato partner in crime dei grillini nella campagna mediatica per la chiusura della acciaieria Ilva e il blocco del gasdotto Tap. Gli attivisti del movimento No Tap vogliono impedire l’attivazione dell’infrastruttura che dal 2020 porterà 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno dall’Azerbajian in Europa perché la ritengono uno scempio ambientale. Ma siccome il governo Lega-M5s non la fermerà hanno chiesto le dimissioni dei grillini eletti con i loro voti perché non sono riusciti a mantenere la promessa.

 

Il ministro per il sud, la grillina Barbara Lezzi – che sul no al Tap ha costruito buona parte della sua campagna elettorale –, ha tentato di schermirsi dicendo che fermare tutto avrebbe un “costo troppo alto che dovremmo far pagare al paese” e ha quindi cercato di scaricare la colpa sull’alleato leghista per poi spergiurare di fare il possibile per trovare un cavillo ostativo.

 

Il M5s ha usato i movimenti del No come taxi per il governo ma poi (per fortuna) ha ingannato gli elettori. Emiliano del Pd ha sposato le battaglie grilline e ora rinfaccia loro “una ritirata indegna”. Il governatore è coerente con le sue battaglie ma il tema è sempre lo stesso: un partito alternativo al grillismo può permettersi di essere rappresentato da un governatore più grillino dei grillini?

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