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Una zona economica speciale per far ripartire Genova

Mattia Mor*

La città può diventare un banco di prova e trasformare un evento dolorosissimo come il crollo di ponte Morandi in un’opportunità. Una proposta del Pd

Caro Direttore,

ho passato metà esatta della mia vita a Milano e metà a Genova, dove sono nato. Dividendomi tra le due città ho potuto vivere la diversa trasformazione che hanno vissuto. Il boom di Milano degli ultimi anni, che l’ha portata a diventare la città di punta del Paese oggi riconosciuta come tale in ogni angolo del mondo. Allo stesso modo ho vissuto il lento declino di una Genova assopita e ripiegata su se stessa, una città da cui troppi giovani sono fuggiti. 

 

In un momento difficile, in cui ancora nessuno ha saputo innescare un cambio di passo simile a quello vissuto da Milano, arriva la tragedia del ponte Morandi. Una nuova, lacerante ferita che sembra voler tagliare un altro pezzo di cielo ai genovesi. Sono convinto però che siano questi i momenti di rottura in cui lo spirito civico può riemergere e dare nuovo senso alle comunità, facendo sì che le persone trovino così la forza necessaria per ripartire e si riapproprino ancor di più della loro città.

 

Il ruolo della politica e di chi governa sarà fondamentale in tal senso, perché soltanto una visione di lungo termine può trovare soluzioni per ridare slancio a una città piegata da vent’anni di declino e dalla violenza di una tragedia immane. Una visione che non sembra avere il governo attuale, troppo preso dalle proprie sparate propagandistiche e dalla retorica del No a tutto, ad ogni possibile sviluppo, ad ogni infrastruttura, che non ha bisogno di avere una strategia, ma cui basta l'effetto diversivo della tattica, e l'indicazione di un nemico per ogni situazione.

Un No che viene giustificato ricorrendo alla retorica dello spreco ma che in realtà nasconde un’ideologia e una retrograda, ma chiarissima, visione del mondo: la decrescita felice. 

 

Proprio Milano invece, con la riqualificazione urbana dell’ultimo decennio, con amministrazioni illuminate e con un ottima gestione di Expo, ha dimostrato come eventi straordinari gestiti bene, con i relativi fondi, un piano e un’idea di città alle spalle, possano voler dire rilancio, sviluppo economico, benessere per la comunità.

Genova allo stesso modo potrebbe diventare un banco di prova e trasformare un evento dolorosissimo in un’opportunità.

 

Da parte nostra, come opposizione, presenteremo una proposta di legge chiara e necessaria, che tanto potrebbe aiutare la città a ripartire. Si tratta di rendere Genova una Zona Economica Speciale, sfruttando una norma istituita dal Governo Pd per garantire condizioni favorevoli in termini fiscali ed amministrativi a zone del paese collegate ad una area portuale, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri.

È una proposta concreta e di buon senso, lanciata oggi dal Pd Liguria, che presenteremo alla Camera affinché Genova possa usufruire di agevolazioni che certamente potranno aiutarne la ripresa.

 

La città è ora divisa a metà, dilaniata dal dolore e con una serie di problematiche pratiche per chi deve vivere, lavorare, studiare, spostarsi. Chiederemo con forza a questo Governo di sostenere i genovesi nella fase di ricostruzione e di rilancio della città, e ci auguriamo che questa proposta possa essere discussa in Parlamento con un confronto costruttivo, nel solo interesse primario di una comunità che ha subito una ferita così grande e che deve sfruttare quanto accaduto per tornare ad essere più Superba che mai.

 

*deputato del Pd

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