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Appello dei capigruppo di Forza Italia al premier Conte: non tacere sui vaccini

Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini

La salute va tutelata e nessuna forma di ignoranza o strumentalizzazione politica può metterla a rischio

Al direttore - La società civile e le istituzioni rappresentative della Repubblica, a partire dal Parlamento, non possono e non devono essere insensibili di fronte agli appelli che vengono dalla scienza, ma anche dalle madri che hanno a cuore la salute dei loro figli. Anche noi sentiamo tutto il peso di una scelta pericolosa e insensata che dietro ad una misura apparentemente innocua, il rinvio, minaccia il sistema vaccinale che si basa sull’immunità di gregge. Più persone sono vaccinate e minori sono le possibilità che l'agente patogeno in grado di scatenare la malattia riesca a circolare.

 

Ecco perché, come ci ricorda per esempio la Fondazione Veronesi, è importante che l’adesione al vaccino sia massima.

 

Giustamente, è tutto il mondo della scienza, la medicina al completo, a lanciare un allarme sul rischi del sistema immunitario, minacciato da scelte che possono allentare la presa contro gravi malattie. La Società Italiana di Virologia e la Società Europea di Virologia, presiedute dal professor Giorgio Palù, hanno usato parole chiare ed inequivocabili, che facciamo nostre: “I vaccini sono i farmaci in assoluto più sicuri, che maggiormente hanno contribuito alla salute ed allo sviluppo del genere umano. Si deve principalmente all’introduzione dei vaccini se l’aspettativa di vita dell’Homo sapiens si è allungata di 35 anni dall’inizio del 900. “I vaccini, quando estesamente introdotti, hanno eradicato malattie infettive contagiose quali il vaiolo o debellato altre quali poliomielite, tetano, difterite, morbillo, rosolia, tetano, rabbia, meningite etc. che nel loro insieme erano responsabili, fino agli inizi del secolo scorso, di oltre il 50 per cento del tasso di mortalità tra la popolazione. Le malattie infettive restano ancora la principale causa di mortalità nei Paesi meno evoluti del pianeta che la globalizzazione e l’immigrazione rendono però contigui ai nostri”.

 

Non possiamo non ricordare che due milioni e mezzo di persone ogni anno sono salvate dai vaccini. Che i vaccini sono tra i farmaci meno costosi e con minor effetti collaterali. Che la scienza ha dimostrato che non esiste alcuna associazione tra vaccinazioni e patologie quali autismo, sclerosi multipla o Alzheimer. E non possiamo far finta di non sapere che le coperture vaccinali in Italia si sono notevolmente abbassate negli ultimi anni, e che oggi sono ben al di sotto dei tassi di sicurezza (copertura del 95 per cento della popolazione), tanto che abbiamo vissuto lo scorso anno un’epidemia di morbillo (circa 6.000 casi) e siamo stati richiamati dall’Oms a prendere provvedimenti in considerazione di coperture inferiori a quelle del nord Africa. In questo senso, l’introduzione della legge sull’obbligo è stata a tale proposito benefica avendo fatto incrementare le coperture vaccinali di oltre il 5 per cento ma siamo ancora sotto la soglia protettiva del 95 per cento.

 

Queste sono le parole della scienza che noi intendiamo rispettare. Va detto infine che l’esplosione delle irresponsabili campagne a sostegno della pericolosità delle vaccinazioni (no vax), amplificate dai social, arrivate al linciaggio e persino alla minaccia di una spedizione punitiva contro il professor Roberto Burioni, immunologo di prestigio internazionale, alimentano un clima brutale contro la scienza e contro la salute dei più esposti: i bambini. La salute – come afferma anche la Costituzione – va tutelata e nessuna forma di ignoranza o strumentalizzazione politica può metterla a rischio. E’ per questi motivi che facciamo nostro l'invito rivolto dal Foglio al presidente del Consiglio e chiediamo a Giuseppe Conte una scelta coraggiosa, a tutela della salute dei nostri figli. Apprezziamo le parole della senatrice del Movimento 5 stelle Elena Fattori, madre e persona responsabile, che ha votato contro lo slittamento, perché è un “espediente per bypassare per un anno l’obbligo vaccinale senza però proporre una politica attiva delle vaccinazioni”. Sono parole responsabili che fanno capire una cosa: la salute dei nostri figli non ha colore politico.

 

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera

Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato

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