Matteo Salvini (LaPresse)

Salvini torna alla carica: "L'euro è sbagliato e destinato a finire"

Redazione

Per il leader del Carroccio vanno "cambiati i trattati. Chiaro che il sistema a moneta unica finirà: vogliamo arrivare preparati al momento"

"L'euro è e rimane una moneta sbagliata",ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il voto che ha sancito il suo sorpasso sugli alleati di centrodestra. Alla domanda sul tema, Salvini ha chiarito che "il sistema della moneta unica è destinato a finire" ma "averla o non averla è una scelta che un governo non può prendere da solo". Per il leader del Carroccio vanno "cambiati i trattati. Abbiamo ben chiaro in testa che il sistema moneta unica andrà a finire. E quindi vogliamo arrivare preparati al momento".

   
Il 6 gennaio scorso, quando la Lega pubblicò il suo programma, tra i punti più dibattuti c'era proprio quella sulla moneta unica: "L'euro è principale causa del nostro declino economico, una moneta disegnata su misura per Germania e multinazionali e contraria alla necessità dell'Italia e della piccola impresa", si leggeva sul programma di Matteo Salvini, pubblicato sul sito salvinipremier.it. "Abbiamo sempre cercato partner in Europa per avviare un percorso condiviso di uscita concordata continueremo a farlo", è scritto a pagina 9. "Nel frattempo faremo ogni cosa per essere preparati e in sicurezza, in modo da gestire da un punto di forza le nostre autonome richieste per un recupero di sovranità".

    

Il primo marzo scorso però, ospite di Matrix, Salvini era sembrato più “‘tenero” verso la moneta unica.W alla domandi del conduttore Nicola Porro ("Voi avete candidato nel collegio di Renzi il professore di economia Alberto Bagnai, fortemente critico verso euro e Unione europea, il quale vuole addirittura uscire dalla moneta unica. Ma si può fare?"), aveva risposto criticando l’euro, che aveva definito "marco tedesco", allontanando poi ogni ipotesi di recupero della sovranità monetaria: "Ci abbiamo rimesso un sacco di miliardi per entrare nell’euro, ora non vorrei ce ne rimettessimo altrettanti per uscirne. La mia paura è che finiremo 'cornuti e mazziati'".

Di più su questi argomenti: