Matteo Renzi e Beppe Grillo (foto LaPresse)

Legge elettorale, Beppe Grillo alza la voce contro i dissidenti

Redazione

Dopo il malumore di alcuni parlamentari per la trattativa iniziata dal M5s con il Pd il comico interviene sul Blog: “Gli iscritti hanno deciso per il modello tedesco. Vanno rispettati”

Quando di mezzo c'è il Movimento 5 Stelle l'epilogo è, più o meno, sempre lo stesso. Prima o poi c'è qualcuno che alza la voce. E Beppe Grillo, padre-padrone del M5s, è costretto ad intervenire per stroncare sul nascere ogni tentativo di rivolta rispetto alla linea ufficiale (decisa rigorosamente sul Sacro Blog).

 

Stavolta il tema è quello della legge elettorale. Ieri l'ala più “dura” dei grillini, rappresentata da Roberto Fico e Paola Taverna, ha avanzato qualche dubbio sull'opportunità di stringere un accordo con il Pd del “nemico giurato” Matteo Renzi. Nel M5s, anche se poi entrambi hanno un po' ridimensionato la portata del loro dissenso, non tutti pensano che sia opportuno scendere a patti con i “vecchi partiti”.

 

In ogni caso la linea è quella di non fare passi indietro e continuare il confronto. E se qualcuno pensa di fare diversamente ecco il “verbo” di Beppe Grillo. “Il MoVimento 5 Stelle chiede di andare al voto dal 4 dicembre e sin da allora abbiamo proposto di approvare una legge elettorale costituzionale che permettesse di farlo - scrive sul Blog -. Prima era il Legalicum, ora è il modello tedesco, votato a stragrande maggioranza dai nostri iscritti con oltre il 95% delle preferenze. I portavoce del MoVimento 5 Stelle devono rispettare questo mandato perché il testo depositato in commissione mercoledì sera corrisponde al sistema votato dai nostri iscritti: proporzionale con 5% di sbarramento e divisione tra seggi proporzionali e collegi uninominali con predominanza dei primi per assegnare i seggi”.

 

“Non ci interessa garantire la rielezione di questo o quell'altro portavoce - prosegue -. Quello che conta è far rispettare il nostro metodo e garantire al Paese di avere una legge elettorale costituzionale, non il Verdinellum. Il proporzionale tedesco non è il nostro modello ideale, ma è un sistema costituzionale che può diventare legge solo grazie a noi. Come gli iscritti hanno deciso, stiamo cercando di inserire alcuni correttivi di governabilità che possano evitare il grande inciucio post elettorale. Se gli altri partiti non cambieranno idea sul modello tedesco, i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento voteranno a favore del testo, come deciso dai nostri iscritti che hanno e avranno sempre l'ultima parola su tali questioni. Vogliamo garantire agli italiani che potranno votare al più presto con una legge elettorale costituzionale”.

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