Matteo Renzi e, sullo sfondo, Beppe Grillo (foto LaPresse)

Guerra aperta Pd-M5S sulla “cyber propaganda”

Redazione

Secondo il deputato Lotti, i grillini getterebbero fango sul Pd, sul governo e perfino sul Quirinale attraverso un account Twitter.

Guerra aperta sulla “cyber propaganda”. Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha presentato un esposto alla procura di Firenze. Secondo il deputato, i grillini getterebbero fango sul Pd, sul governo e perfino sul Quirinale attraverso un account Twitter che fa capo a Beatrice Di Maio. Il caso è scoppiato dopo un articolo della Stampa, e ora il Pd vuole sapere se “esiste una struttura che lavora nel web con il compito di diffamare con notizie false”.

 

 

 

I grillini rispondono a tono: “Troviamo ridicolo che il sottosegretario Lotti e il principale partito di maggioranza dedichino tempo a vere e proprie stupidaggini, che nulla hanno a che vedere con il M5s. Il governo piuttosto che dedicarsi al cyber-onanismo pensi ai veri problemi del paese”, affermano i due capigruppo pentastellati Giulia Grillo e Luigi Gaetti.


Dal blog di Beppe Grillo un ulteriore affondo. Dapprima un attacco contro “i nuovi complottisti di regime”, poi il focoso appello a Renzi affinché renda pubbliche le spese sostenute come presidente del Consiglio: “Fuori i conti dei tuoi privilegi”, si legge testualmente. Per avere chiarimenti, il Pd da par suo ha presentato tre interrogazioni: una al Senato, la seconda alla Camera e la terza al Parlamento europeo. Non manca la stilettata: “Grillo, Casaleggio, Di Maio, Di Battista, raccontateci la verità. Per una volta professate quell'onestà di cui vi riempite la bocca”.


Da Caltanissetta Renzi non interviene direttamente sul tema della cyber propaganda ma usa l'ironia: “Il gruppo del Pd al Senato prende 6 milioni di euro, quello del M5S 2 milioni. Non lo dicono, ma sono soldi veri, mica come le firme false...”, scherza il premier.

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