Matteo Renzi con Alexis Tsipras e Angela Merkel

Renzi: "Tra Tsipras e l'austerità c'è la terza via della flessibilità"

Redazione
Secondo il presidente del Consiglio quello greco non è un referendum tra austerità e crescita, "se pensano questo sbagliano, è tra euro e dracma".

Nel giorno in cui Alexis Tsipras cede ma non troppo alle richieste della Troika, Matteo Renzi, in una lectio magistralis all'Università Humboldt di Berlino, ritorna sul problema Grecia, che domenica voterà il referendum che deciderà sul futuro di Atene: da un lato l'Europa, dall'altro l'uscita dalla comunità europea, il default, perché non è un referendum tra austerità e crescita, "se pensano questo sbagliano, è tra euro e dracma", ha detto il presidente del Consiglio, che sottolinea come quella del premier greco sia una scelta molto azzardata" che potrebbe avere ripercussioni sull'intera unione.

 

Non con Tsipras, ma nemmeno con la Troika, perché "c'è una terza via tra irresponsabilità e austerity e questa terza via non sta né nella scheda del referendum greco, né nell'agenda del Consiglio europeo". Una terza via che si chiama flessibilità, che preveda "il coraggio della crescita e non solo il totem dell'austerità".

 

Poter spendere per ripartire, ma non solo Renzi chiede di riscoprire "l'identità europea, perché senza questa vince la paura. Senza la capacità di credere in se stessi, non c'è coraggio. Se l'Europa che abbiamo oggi appare impigrita, stanca e senza coraggio, questo dipende anche dal fatto che in Europa parlare di identità era tabù e per qualcuno era simil fascista usare questa parola".