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Meno estremisti, più moderati. La sconfitta che fa bene alla destra

Le lettere al direttore Claudio Cerasa del 5 ottobre 2021

Al direttore - E’ suggestivo inferire dal livello del deficit programmato e di quello strutturale del 2023 e del 2024 come previsti dalla Nadef l’ipotesi che potrebbe avere iniziato a progettare il governo per l’atterraggio delle trattative sulla revisione, quando si aprirà in sede europea,  del Patto di stabilità, e che ovviamente riguarderà anche il debito. Ma è pure necessario che non si debba procedere oltre per deduzioni, essendo compito del governo indicare, almeno in linea generale, come pensa di muoversi nel negoziato: non certo scoprendo le carte, ma facendo conoscere, per esempio, se ritiene che si debba rivedere il Patto o solo alcuni, sia pure importanti, accordi intergovernativi connessi, il Two pack, il Six pack e il Fiscal compact. Altri paesi lo stanno facendo. Poiché occorre ricercare le necessarie convergenze, si deve disporre, già ora, di un progetto organico sulle regole e sulle alleanze e non far discendere dalla prospettiva secondo la quale i negoziati potranno durare l’intero 2022 una procrastinazione dei tempi della preparazione. Chi ha tempo non aspetti tempo, recita un noto adagio. Se ne dovrebbe tener conto. Con i migliori saluti.
Angelo De Mattia

 

Al direttore - Al suo posto, caro Cerasa, manderei alla prossima riunione del G20 un redattore sotto copertura, incaricato di riprendere, con una telecamera nascosta, i “grandi della Terra”, quando dopo la cena di gala e i brindisi di rito, si mettono a cantare, in coro e a squarciagola, le “osterie”. Si immagini, direttore, quante risate, poi, al momento dell’esclusiva su “Piazzapulita”.
Giuliano Cazzola

Capisco l’ironia, ma resta il fatto che quello di Fanpage e di “Piazzapulita” era uno scoop. E non c’è bisogno di vedere tutto il montato (cit.) per capire che differenza c’è tra un’inchiesta fuffa e un’inchiesta vera. Dunque, un bravo sia per Fanpage sia per “Piazzapulita”.

 

Al direttore - Frazionismo, antagonismo, velleitarismo… Abbiamo allegramente trascorso gli ultimi cent’anni sorridendo dei vizi politici, prossimi al masochismo, che caratterizzavano i partiti di sinistra. Non vorrei che la dea Nemesi abbia ritenuto di punire la hybris del centrodestra a trazione salviniana condannandoci alla pena del contrappasso.
Andrea Cangini, senatore di Forza Italia

Avevamo sognato uno zero a cinque per il centrodestra, con vittorie del centrodestra a Trieste e in Calabria, e non ci siamo andati così lontani. Meno estremisti, più moderazione. Una sconfitta sonora per la destra di Meloni e Salvini non può che fare bene alla destra del futuro.

 

Al direttore - Concordo con la lettera di sabato del lettore Mattia Rossi. Ma consentire la messa in latino da parte di Papa Benedetto era in fondo un gesto di pietà nei confronti di fedeli che intendevano accudire fino all’estremo ciò che andava a morire spontaneamente. Sopprimere la messa in latino con un atto di forza sembra piuttosto un gesto di “eutanasia liturgica”, non diverso dalla eutanasia dei corpi, in cui peraltro si avverte rabbia e spirito di rivalsa.
Serafino Penazzi

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