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Consiglio agli scettici sul vaccino: leggere il bugiardino dell'aspirina

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Richard Feynman, Nobel nel 1965 per i suoi lavori sull’elettrodinamica quantistica, padre delle nanotecnologie, scienziato irriverente, cantastorie e suonatore di bongo (come amava definirsi), diceva che uno degli strumenti più importanti della fisica è il cestino della carta straccia. Anche del Recovery plan, almeno secondo Renzi.
Michele Magno



Al direttore - Ho letto su Twitter un commento che condivido del professor Burioni, relativo ai presunti effetti collaterali dovuti al vaccino. Il commento riguarda una notizia riportata mercoledì dai giornali – “Genova, anziana in Rsa muore per emorragia cerebrale dopo vaccino Covid” – e il ragionamento di Burioni è impeccabile: “Se vacciniamo i cittadini oltre i 90 anni dobbiamo mettere in conto che qualcuno ci lasci DOPO la vaccinazione per l’ordine naturale delle cose. Queste non-notizie aumentano la confusione in un momento molto difficile. Nessuna censura come dice Porro, ma vedete voi giornalisti”. Vedete voi giornalisti. Lei che ne pensa?
Mauro Soltino 

 

Le rispondo citandole il bugiardino dell’aspirina, dicesi l’aspirina, alla voce effetti indesiderati. “Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino… Possono manifestarsi, sul sistema nervoso, i seguenti effetti indesiderati: mal di testa; capogiro. Raramente può manifestarsi: sindrome di Reye (*), una malattia acuta a carico del cervello e del fegato, potenzialmente fatale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini. Da raramente a molto raramente può manifestarsi: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione (pressione del sangue alta) non controllata e/o in terapia con anticoagulanti (medicinali usati per rallentare o inibire il processo di coagulazione del sangue), che, in casi isolati, può essere potenzialmente letale. Effetti sul sistema immunitario: raramente: shock anafilattico (grave reazione allergica, potenzialmente letale) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche”. Con questo cosa vogliamo dire? Che ogni medicinale, anche il più sopraffino, può avere degli effetti indesiderati (anche gravi) ma che cercare di dimostrare a tutti i costi che il vaccino possa inevitabilmente fare male è un modo come un altro per applicare il giustizialismo anche alla scienza: prendi un sospetto, ingigantiscilo, enfatizzalo, costruisci un dibattito farlocco e crea una verità alternativa fino a prova contraria.



Al direttore - A conclusione del suo articolo pubblicato sul Foglio nel quale spiega come non esista il rischio Covid per la scuola, Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, suggerisce che Conte dovrebbe sostituirsi alle autorità politiche locali che non consentono ai cittadini di godere dei diritti civili e sociali costituzionalmente previsti come, ad esempio, il diritto all’istruzione. In sintesi mi sembra che l’autore sostenga giustamente che chi non rispetta la Costituzione vada sollevato da quei posti di responsabilità che gli consentono di privare i cittadini dei loro diritti costituzionalmente garantiti. Ma se estendiamo tale concetto a tutti i diritti previsti dalla Costituzione e non solo a quelli previsti in ambito scolastico cui l’autore si riferisce, penso che la prima persona da sollevare dalle proprie responsabilità sarebbe proprio Conte che con l’uso ripetuto dei famosi decreti del presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) ha privato i cittadini di molte libertà previste dalla Costituzione, come ad esempio quella di circolazione, sospendendo libertà costituzionalmente garantite senza rispettare gli obblighi previsti dalla Costituzione medesima. Infatti, sempre con riferimento al diritto di circolare liberamente garantito dall’articolo 16, la sospensione di tale diritto avrebbe dovuto essere fatta con una legge mentre Conte lo ha fatto ripetutamente con i suoi dpcm, atti puramente amministrativi non aventi forza di legge. Può un atto amministrativo come lo è un dpcm, emesso da Conte senza controllo alcuno ne del parlamento ne del presidente della repubblica, sospendere le libertà costituzionali? Direi proprio di no. Ma proprio questo è stato fatto per circa dieci mesi nei quali il paese dall’inizio dell’epidemia di Covid è stato governato a mio avviso al di fuori delle previsioni costituzionali. Solo negli ultimi due decreti natalizi Conte ha abbandonato l’uso reiterato dei dpcm e ha emesso due decreti legge, controfirmati dal capo dello stato e che verranno sottoposti all’approvazione del Parlamento, nel pieno rispetto delle previsioni costituzionali senza tuttavia spiegare i motivi di tale imprevisto mutamento di rotta. Non le nego che sarebbe interessante sapere perché Conte per tanto tempo abbia fatto ricorso ai dpcm e ora li abbia  sostituiti con decreti leggi espressamente previsti dalla Costituzione in casi straordinari di necessità e urgenza che attualmente sicuramente esistono.
Pietro Volpi

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