(foto LaPresse)

W la Bicamerale sul Recovery. Lo spettacolo degli antieuro in Gabbia

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Auguri a Mattarella e mille di questi Impingment.

Giuseppe De Filippi


 

Al direttore - A me che sia Paragone a fondare il partito dell’Italexit sembra un’ottima notizia. Certo, se ci fossero anche il generale Pappalardo e il pope Meluzzi sarebbe ancora meglio.

Fausto Pannunzi 

 

Due anni fa, il partito dell’Italexit era più o meno maggioranza di questo Parlamento. Due anni dopo, si ritrova intrappolato in una gabbia presidiata da splendidi e ininfluenti tronisti televisivi. E’ o non è questo il paese che amiamo?


 

Al direttore - La settimana che si sta per concludere segna un passaggio di fase importantissimo per l’Europa e per l’Italia. Si è già detto e scritto molto su quello che è accaduto e sull’importanza della svolta prodotta a Bruxelles anche grazie al lavoro fondamentale del nostro governo. Gli egoismi sono stati battuti e ha prevalso l’idea di un cambio di passo condiviso del progetto europeo. Salvo isolate voci, abbiamo giustamente riconosciuto gli esiti positivi e per nulla scontati della difficile trattativa, ma guai se pensassimo che la strada ora sia in discesa. Tutt’altro. Il difficile arriva adesso. Dobbiamo fare di tutto perché dalla crisi sanitaria non si passi automaticamente alla crisi sociale ed economica e magari anche a quella democratica. E dobbiamo respingere qualsiasi volontà di contrapporre i temi della coesione sociale ai temi del rilancio economico perché le due questioni si tengono oggi più che mai. Occorre anche per questo valutare gli strumenti in campo senza ideologismi particolari. Il ministro Speranza non più tardi di ieri ha iniziato a delineare in almeno 20 miliardi il fabbisogno finanziario necessario per la riorganizzazione complessiva del nostro sistema sanitario e io penso che queste risorse vadano coperte con l’utilizzo del Mes, presto disponibile e senza condizionalità, evitando di sottrarle invece al budget italiano del programma Next Generation EU o ad altre voci. Credo che occorra anche un nuovo metodo nel confronto tra Parlamento e governo e nel dibattito tra le forze politiche. Personalmente per questa ragione trovo interessante la proposta avanzata da Forza Italia per una Bicamerale parlamentare ristretta che lavori con l’esecutivo a delineare nelle prossime settimane le azioni fondamentali utili per sfruttare pienamente l’occasione data dal Recovery fund e da tutte le nuove misure europee. Si può fare un lavoro plurale e unitario, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli di maggioranza e minoranza e senza stravolgere le funzioni di ciascuno. Mi auguro se ne possa discutere perché al netto dello strumento che verrà individuato, per affrontare la stagione che abbiamo davanti, abbiamo bisogno tutti di compiere un passo avanti.

Maurizio Martina, deputato del Pd 

 

Lo abbiamo detto dal primo giorno: l’occasione offerta dal Recovery fund è formidabile non solo per la maggioranza ma anche per l’opposizione: mai come oggi è possibile dimostrare di avere una strategia diversa dall’utilizzo del Maalox. E l’idea di una Bicamerale o di un patto trasversale per scrivere insieme il progetto dell’Italia futura è un’idea che vale la pena percorrere.


 

Al direttore - Leggo che l’account ufficiale della Lega, nella giornata di giovedì, ha rilanciato un articolo che riporta un retroscena attribuito a Matteo Salvini: “Il governo sta spargendo infetti. Magari è una strategia per tenerci sotto lo stato di emergenza fino al 31 ottobre”. Ricordo il vecchio appello del Foglio per una destra non truce. Forse sarebbe ora di ritirarlo fuori.

Franco Bartini

Il maalox a volte può produrre effetti indesiderati, anche gravi.

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