Perché, Lula?

Umberto Silva
Se – scrivo tre volte se, nella speranza che sia esente da colpa – se davvero si è messo in tasca un attico, è uno sciocchino e merita una punizione. Ma la motivazione va investigata.

Se – scrivo tre volte se, nella speranza che Lula sia esente da colpa – se Lula davvero si è messo in tasca un attico, è uno sciocchino e merita una punizione, lui che con arroganza qualche anno fa in nome di una superiore giustizia aveva negato l’estradizione del Cesare Battisti di Cisterna Latina. Battisti non è un ladro di attici ma un assassino che ha sulla groppa due ergastoli due, giusto per non lasciare ombra di dubbio, e se il suo mentore mentre lo proteggeva avesse rubato, sarebbe davvero… cosa? Comico? Tragico? Deprimente? Surreale? Tutto questo e altro ancora? L’arroganza di Lula fu ereditata dalla querida Dilma, che una volta nominata presidentessa, come prima cosa a sua volta si affrettò a salvare dalla galera Cesare Battisti, manco fosse il Cristo Redentore di Rio. Ironia della sorte, è ora l’alacre magistrato brasiliano che invano aveva chiesto l’estradizione di Battisti a chiedere di estradare Lula e Dilma dalle loro presidenze, il che suscita un sorrisino di compiacimento tra i più perfidi. Mi auguro che costoro siano costretti a rimangiarselo.

 

Come detto, ancora non si sa se Lula è colpevole di attico o innocente, in cuor mio mi auguro che non lo sia, ma se lo fosse la prima domanda, forse l’unica, che stendendolo sul lettino gli farei, sarebbe: Lula, ma chi te l’ha fatto fare? Eri l’uomo più amato del Brasile e stimato dal mondo, che ti frega di rubare un attico a Guarujà sulla costa dello stato di San Paolo? Forse che Copacabana è tanto diversa? No, sono uguali, come tutte le spiagge del Brasile, come i bikini delle ragazze i carnevali e tutto il resto. Allora che differenza fa un attico a Guarujà? Un attico piuttosto tristanzuolo da come appare nelle foto, e se fosse grandioso sarebbe ancora peggio. Un uomo come Lula ha bisogno di un superattico per sentirsi qualcuno? Per quanto i nati poveri, come del resto i nati ricchi e quelli medi, possano perdere la testa per la ricchezza, ma anche per la povertà e finire in malora, non posso pensare Lula tanto malridotto da chiedere l’elemosina d’una tangente. Innanzitutto avrà mille inviti anche in posti vacanzieri decisamente migliori, e poi il suo evidente narcisismo non permetterebbe a un attico a Guarujà, ma nemmeno a Manhattan, di abbagliarlo. Capisco i parlamentari che appena eletti si buttano sulle mazzette, è il modo di darsi un tono, di consacrarsi, ma Lula no, lui è stato onnipotente e ancora tale si sente, non ha bisogno dell’attico. Quindi, per quale strano motivo potrebbe essersi preso l’attico buttando a mare la propria gloria? Azzardo delle ipotesi.

 

1. Lula ha rubato per fare piacere ai grandi imbroglioni. Sembra uno scherzo, ma spesso capita d’intenerirsi dei malfattori e non si vuole metterli in imbarazzo. Ti offrono un regalo avvelenato e tu lo accetti, seppur di malavoglia, come bere un liquore che in realtà non si desidera.

2. Lula ha rubato per sentirsi amato. Assomiglia a quanto si è detto ora, ma con una sfumatura patetica in più: la tenerezza non è rivolta all’altro ma a se stesso, il dono dei birbanti gli pare un gesto d’amore nei suoi confronti.

3. Per sporcarsi le mani. Dopo anni che ha perorato la lotta contro la corruzione, Lula ne è rimasto imbrattato, o addirittura può averne avuto piene le scatole ed essersi divertito a rovesciare il gioco.

4. Per la famiglia. Lula scruta la moglie e i figli, gente onesta e proba, e più li scruta più pensa che fingono tanta sobrietà e in cuor loro desiderano un bell’attico dove invitare gli amici. Lula non resiste all’amore paterno e di nascosto ruba l’attico causando la tragedia familiare.

5. Per noncuranza. Firma di qua firma di là il padrone del Brasile nemmeno più lo sa.

6. Per infantilismo. Da piccino Lula viveva in una catapecchia e ora non sa più staccarsi da un tricesso.

7. Per punirsi. Punirsi di che? Nemmeno Lula lo sa e per questo lo fa, per dare un senso a una misteriosa colpa che da sempre lo assilla nonostante tutto il bene che ha fatto.

8. Per lottare. Stanco delle sue facili vittorie Lula torna nell’arena dando ai suoi nemici un grosso vantaggio.

9. Per luciferina santità. Con tutti che gli sputano addosso, Lula diventa il Cristo Redentore come e più di Battisti, un’apoteosi. Se Cesare Battisti non sta nella cella, in quella cella starà lui, Lula. Se colpevole o innocente si vedrà, prima o poi, o mai. Strana la vita, strani i pensieri che frullano nelle teste degli uomini. Il lettino dello psicoanalista, che tante ogni giorno ne sente, non fa una piega.

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