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Secondo Bloomberg Fca deve 1,5 miliardi di dollari al fisco italiano

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Bloomberg, Vanguardia, Handelsblatt e Financial Times

Per il fisco, Fca ha sottostimato il valore di Chrysler nel 2014
New York, 5 dic - (Agenzia Nova) - Le autorità fiscali italiane sostengono che Fiat Chrysler Automobiles (Fca) abbia sottostimato il valore delle sue attività statunitensi di ben 5,1 miliardi di euro. La questione risale alla ristrutturazione avvenuta nell'ottobre 2014, dopo l'acquisizione da parte di Fiat Spa dell'ultima parte di Chrysler. L'operazione di acquisizione di Chrysler è avvenuta nell'arco di cinque anni, e si è conclusa con l'acquisizione totale dell'azienda proprietaria dei marchi Dodge, Ram e Jeep. La ristrutturazione successiva ha dato ad Fca la sua conformazione attuale, che la vede registrata nei Paesi Bassi e con residenza fiscale nel Regno Unito. Le autorità fiscali italiane affermano che sottostimare il valore di Chrysler sia servito ad Fca per ridurre l'importo della cosiddetta "exit tax", che l'Italia raccoglie sul capital gain delle aziende che trasferiscono asset fuori dai confini nazionali.

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Ocean Viking e Alan Kurdi fanno sbarcare 121 profughi a Messina e Pozzallo
Madrid, 5 dic - (Agenzia Nova) - Sono in totale 121 i migranti e i rifugiati autorizzati ieri, 4 dicembre, a sbarcare in Italia dopo l'autorizzazione concessa dalle autorità italiane alle navi Ocean Viking, gestita dalla ong Medici senza frontiere (Msf) e Sos Mediterranée, e alla Alan Kurdi, dell'organizzazione tedesca Sea-Eye. L'Alan Kurdi è approdata a Messina, con 61 persone a bordo. "Non capiamo perché la nave, nonostante un accordo per la distribuzione (dei migranti), abbia dovuto aspettare così tanto tempo per un porto sicuro", ha lamentato Sea-Eye nei suoi social network. Nelle stesse ore sono sbarcati anche i 60 migranti salvati la scorsa settimana dalla Ocean Viking, che ha confermato l'attracco a Pozzallo. Dopo una sosta a Marsiglia per un cambio di equipaggio e rifornimento, la nave prevede di salpare nuovamente verso l'area del Mediterraneo centrale "per continuare a salvare vite umane".

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Corte giustizia, protezione Igp solo a nome completo Aceto Balsamico Modena
Berlino, 5 dic - (Agenzia Nova) - La protezione della denominazione “Aceto Balsamico di Modena” non si estende all'utilizzo dei termini non geografici della dicitura, come “aceto" e "balsamico”. È quanto deciso dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue), che ha ricordato come la denominazione "Aceto Balsamico di Modena (Igp)" sia inserita dal 2009 nel registro Ue delle denominazioni d'origine protette (Dop) e delle indicazioni geografiche protette (Igp). Come riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, la decisione della Cgue pone fine alla controversia tra il Consorzio tutela aceto balsamico di Modena e l'azienda tedesca Balema, che produce e commercializza prodotti a base di aceto proveniente da vini del Baden-Wuerttemberg. Sulle etichette dei propri prodotti, la Balema utilizza i termini “balsamico” e “deutscher balsamico”, ossia “balsamico tedesco”. Il Consorzio tutela aceto balsamico di Modena, associazione di produttori di aceto recante la denominazione “Aceto Balsamico di Modena (Igp)”, ha chiesto alla Balema di cessare di utilizzare il termine “balsamico”. In risposta, la Balema ha presentato ricorso alla magistratura tedesca per far accertare il proprio diritto di utilizzare il termine “balsamico” Investita dalla controversia, la Corte federale di giustizia (Bgh) si è rivolta alla Cgue per stabilire se la protezione della denominazione “Aceto Balsamico di Modena” riguardi unicamente la dicitura generale di “Aceto Balsamico di Modena” o si estenda all'utilizzo dei termini non geografici, come “aceto”, “balsamico” e “aceto balsamico”. Con la sua decisione, la Cgue dichiara che la protezione della denominazione “Aceto balsamico di Modena" non si estende all'utilizzo dei termini individuali non geografici. La Corte sottolinea che la registrazione dell'Igp e la protezione che ne deriva riguardano la denominazione “Aceto balsamico di Modena” nel suo complesso, poiché gode di una fama indiscussa sia sul mercato nazionale sia su quelli esteri. Per contro, i termini non geografici di tale Igp, ossia “aceto” e “balsamico”, nonché la loro combinazione e le loro traduzioni, non possono beneficiare di questa tutela. In particolare, “aceto” è un termine comune e “balsamico” è un aggettivo comunemente impiegato per designare un aceto caratterizzato da un gusto agrodolce.

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Moody's migliora prospettive per le banche italiane
Madrid, 5 dic - (Agenzia Nova) - L'agenzia di rating Moody's ha migliorato le prospettive per le banche italiane passando da un'outlook negativo a stabile. Il miglioramento delle condizioni di salute delle banche italiane è dovuto alla forte riduzione dei crediti deteriorati che proseguirà anche il prossimo anno. "Prevediamo che i prestiti problematici delle banche italiane diminuiranno nel 2020 per il quinto anno consecutivo", ha dichiarato Fabio Iannò, vicepresidente senior e analista di Moody's, rilevando che l'agenzia ha anche tenuto conto delle previsioni di una crescita debole, sebbene positiva, dell'economia italiana e le prospettive stabili assegnate al rating del debito sovrano italiano.

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Ad UniCredit contrario a incentivi al credito "verde"
Londra, 5 dic - (Agenzia Nova) - L'amministratore delegato di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, si è dichiarato contrario al varo di incentivi a livello europeo a favore delle banche che prestano soldi alle aziende "verdi", perché sono una minaccia per la stabilità finanziaria: Come riferisce il quotidiano britannico "Financial Times", con tali dichiarazioni, Mustier si pone controcorrente rispetto alla maggior parte dei politici e dei banchieri europei che invece ritengono di facilitare il credito alle imprese impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici. Secondo l'Ad di Unicredit, è molto rischiosa l'idea di offrire agli istituti di credito un rilassamento delle rigide regole sul capitale di ammortamento se finanziano progetti ecologici e a favore delle energie rinnovabili. "In Europa non dovrebbe essere introdotto il cosiddetto fattore di sostegno verde perché creerebbe rischi ai bilanci", ha affermato Mustier durante un'intervista rilasciata al "Financial Times".

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