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“L'Italia sta diventando uno stato fascista". L'attacco della stampa internazionale

La rassegna sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Independent, Sueddeutsche Zeitung, Bloomberg, El Pais, La Vanguardia, Handelsblatt e The Times

L'Italia sta diventando uno Stato fascista sotto i nostri occhi

Londra, 17 ott - (Agenzia Nova) - Il nuovo governo dell'Italia sta mettendo in atto politiche che sono non soltanto neo-fasciste e crudeli, ma anche pazzoidi: è questo il drastico giudizio sull'esecutivo formato a Roma dal Movimento 5 stelle e dalla Lega, espresso sul quotidiano britannico online "The Independent"; che oggi mercoledì 17 ottobre ospita un intervento del suo vice direttore Sean O'Grady a commento in particolare delle misure adottate o soltanto adombrate dal governo italiano in materia di immigrazione. Secondo il giornalista inglese oggigiorno l'Italia è alla testa di una tendenza mondiale che sta cercando di riportare indietro le conquiste sociali in materia di libertà civili: è sbagliato pensare, scrive O'Grady, che il fascismo sia un fenomeno del passato caratterizzato da leader addobbati di ridole uniformi. Al contrario, afferma, i fascisti moderni vestono casual e sono molto presenti sui social media; ma la loro filosofia politica è identica a quella di Mussolini. L'esempio massimo di questa odierna tendenza, secondo "The Independent", è l'italiano Matteo Salvini: leader a lui simili governano non soltanto in Italia ma anche in Polonia, in Ungheria e nella Repubblica Ceca; sono vicini alle stanze del potere in Austria ed in Danimarca; avanzano in Francia, in Germania ed in Svezia. Questa ondata populista, conclude l'articolo, è estremamente pericolosa: rappresenta una seria minaccia per quell'armonia dell'Europa che è stata conquistata e forgiata nei settant'anni trascorsi da quando i fascismi europei invasero il continente cercando di convincerne i popoli che loro avevano tutte le risposte.
 
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L’Ue non può trascinarsi dietro l’Italia per anni

Monaco di Baviera, 17 ott - (Agenzia Nova) - Questo stato ha ancora una delle più moderne leggi sulla pensione nel mondo occidentale. Poiché anche qui le persone invecchiano, la pensione è legata all'aspettativa di vita. Se sei giovane oggi, dovresti lavorare fino a 71 anni. Sì, stiamo parlando dell'Italia. Il primo ministro Monti ha iniziato a modernizzare il paese nel 2011, quando l’Italia era nota per le sue baby pensioni, con dipendenti pubblici autorizzati a ritirarsi dopo 14 anni di lavoro. Monti e i suoi successori hanno preparato il paese alle poche nascite future. Ora, il nuovo governo sta ritornando al passato e regala di nuovo pensioni anticipate. 

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Italia: "Bloomberg", spread o meno il paese è già sul baratro della spirale del debito

New York, 17 ott - (Agenzia Nova) - A prescindere dal braccio di ferro tra il governo italiano e l'Ue in merito alle proiezioni di deficit e dall'aumento dello spread tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi, i rendimenti delle obbligazioni sovrane italiane hanno già raggiunto il punto per cui l'onere connesso al debito da 2.700 miliardi si espanderà ad un ritmo superiore alla crescita economica. "Bloomberg" cita Richard McGuire responsabile della strategia dei tassi presso Rabobank, secondo cui il rendimento ponderato dei titoli di debito italiani dovrebbe calare almeno dal 3,21 per cento attuale al 2,63 per cento, affinché la Penisola sfugga al rischio di una spirale del debito. 
 
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Un procedimento contro l’Italia è inevitabile

Berlino, 17 ott - (Agenzia Nova) - L’Italia, il paese con il secondo debito più alto nell'area dell'euro, vuole porre fine al consolidamento fiscale. E’quanto emerge dal progetto di bilancio che l'Italia ha presentato appena in tempo la notte di martedì a Bruxelles. La Commissione europea si trova ora in una situazione estremamente spiacevole. Il capo della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e il suo commissario economico Pierre Moscovici hanno trattato molto generosamente l'Italia negli ultimi anni, ma la Commissione non avrà ora altra scelta che proporre un procedimento per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia.
 
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Juncker prepara il terreno per respingere la manovra dell’Italia

Madrid, 17 ott - (Agenzia Nova) - Come previsto, l'Italia ha lanciato la sua sfida all’Unione europea, inviando alla Commissione un progetto di bilancio che viola le regole comunitarie. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais”, sottolineando che i colloqui delle ultime settimane tra Bruxelles e Roma non hanno dato i frutti sperati, tanto che l'esecutivo Ue si trova ora di fronte a un scenario inedito: ovvero respingere il bilancio di un paese membro. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha avvertito martedì il governo di Giuseppe Conte che i suoi conti violano le regole stabilite dal Patto di stabilità e di crescita e lo ha esortato a rispettare le regole, anticipando così l'intenzione di Bruxelles di chiedere a Roma di rivedere la bozza della manovra. La coalizione formata dal Movimento 5 stelle e dalla Lega, nel preparare il testo, ha deliberatamente ignorato gli avvertimenti che il vice presidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, avevano lanciato oralmente e per iscritto. La Commissione aveva concordato con la seconda economia più indebitata nella zona euro un aggiustamento strutturale dello 0,6 per cento del prodotto interno lordo. Invece, il bilancio approvato da Roma ha aumentato il deficit per il 2019 al 2,4 per cento del Pil. Ciò suppone un deterioramento del disavanzo strutturale dello 0,8 per cento, inaccettabile da parte della Commissione europea. 

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L’appartenenza dell’Italia alla zona euro è seriamente a rischio

Berlino, 17 ott - (Agenzia Nova) - Theo Waigel avrà ragione alla fine? A metà degli anni '90, l'ex ministro delle finanze aveva messo in guardia dall’ingresso dll’Italia nella zona euro, perché considerava il paese finanziariamente inaffidabile. Ma l'allora cancelliere liquidò tutte le preoccupazioni: un membro fondatore dell'Unione europea deve aderire all'unione monetaria fin dall’inizio, dichiarò Helmut Kohl. Kohl ha così gravato i successori di un peso sempre più difficile da portare. Il debito dell'Italia è cresciuto costantemente fino a circa il 132 per cento del Pil. Al momento dell'introduzione dell’euro, nel 1999, era ancora al 120 per cento del prodotto interno lordo.
 
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Salvini va a Mosca e chiede la fine delle sanzioni

Londra, 17 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia è tornata a criticare le sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia perché secondo i leader di Roma hanno pesantemente danneggiato le aziende italiane che hanno perso miliardi di euro: lo scrive il quotidiano britannico "The Times", citando le dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell'Interno Matteo Salvini che entrambi compiranno due separate visite a Mosca. Il leader della Lega di estrema destra Salvini, che è anche vice premier, oggi mercoledì 17 ottobre guiderà una delegazione di imprenditori italiani che parteciperà ad una conferenza a Mosca organizzata dall'Unione degli industriali russi: il corrispondente da Roma del giornale inglese Tom Kington sottolinea come nei giorni scorsi avesse definito le sanzioni contro la Russia "una assurdità sociale, culturale ed economica". Aggiungendo poi: "Non vado a Mosca perché mi pagano in rubli, come qualcun ha scritto, ma perché i problemi si risolvono con il dialogo e non con gli embarghi"; l'articolo ricorda che Salvini è già stato in Russia nello scorso mese di luglio per incontrare il ministro dell'Interno russo con cui ha discusso di cooperazione nel campo della cyber-sicurezza e questi proprio mentre i paesi alleati dell'Italia stavano accusando il Cremlino di essere responsabile di una serie di attacchi informatici contro l'Occidente. Ieri infine, intervenendo in Parlamento, il premier italiano Conte ha dichiarato che le sanzioni contro la Russia "danneggiano le nostre aziende, che invece noi vogliamo proteggere, e pure la società civile russa": Conte si recherà a sua volta a Mosca il 24 ottobre prossimo e nel corso della sua visita è previsto un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Il "Times" ricorda che l'Ue nel 2014 ha imposto sanzioni economiche alla Russia per l'annessione della Crimea e si prepara a rinnovarle aldilà del termine previsto alla fine del prossimo mese di gennaio. 

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