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Innamorato fisso

Il garzone che piangeva sempre

Maurizio Milani

Un dipendente dell'obitorio versava lacrime per ogni salma che arrivava, anche quando gli stessi parenti non erano poi così tristi per la dipartita

Ieri mi è toccato licenziare il garzone (49 anni) dell'obitorio. Era con noi da poco. I parenti si sono lamentati. In effetti... Questo mi piange sempre. Molti parenti sono venuti in ufficio a dirmi: “Scusi obitorista, ma il suo collega piange davanti alla salma del nostro congiunto. Nemmeno lo conosceva. Non piangiamo noi. Perché piange lui?”. Io: “Fa così con tutti!”. Loro: “Ma è maleducazione”. Io: “Perché? Mica ride...”. Alcuni parenti hanno telefonato al sindaco. Ho dovuto chiamare in ufficio il collega: “Senti, ho cercato di difenderti ma i capi mi hanno costretto. Da domani sei a spasso”. Lui: “Sono licenziato?”. Io: “In pratica, dispiace...”. Lui: “Ma dove vado a lavorare a cinquant'anni”. Io: “Prova ad andare dal proprietario d Quagliodromo qui di Milano. Lui assume senza referenze”. Lui: “E cosa faccio?”. Io: “Te lo dice lui, non penso ti veste da quaglia. Siamo seri dai”.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.