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Benessere in polvere

Giacomo Astrua

Pranzi liofilizzati, cene in pasticche e beveroni come spuntini. Anche questa estate vi hanno fregato

Il seguente articolo è stato pubblicato su Il Foglio Sportivo.

L’estate del 2018 è agli sgoccioli e anche quest’anno tante aziende (anzi, “grandi famiglie” o “comunità”, come amano definirsi) ne hanno approfittato per vendere diete.
Diete fatte di prodotti preconfezionati, polveri e beveroni.
Diete che oltre a seguire devi vendere agli altri, diete per cui carne, pesce, verdura e frutta fresca non esistono più ma ci sono solo “bevande al gusto di”.
Diete per cui se non vivi secondo il loro stile di vita e non condividi il tuo cambiamento sui social network (che è pubblicità gratuita per loro) non vuoi “bene al tuo corpo” o non sei “ready” per “the challenge”.
Diete che ti fanno il lavaggio del cervello e ti portano a farlo agli altri.
Nello specifico, in queste diete vengono proposti solitamente dei protocolli alimentari ipocalorici e privi di carboidrati, i quali generano una forte richiesta di energia da parte del corpo e una conseguente lotta per la sopravvivenza che porta il nostro organismo a utilizzare le proprie scorte: i grassi ma, attenzione, anche i muscoli.
La diminuzione della massa muscolare provoca un rallentamento del metabolismo che, come potrete dedurre, è l’obiettivo opposto di un corretto regime alimentare.
Nel concreto? Si perdono tanti chili che saranno riacquistati con gli interessi quando si sospenderà tale dieta e si ritornerà a un regime alimentare incontrollato.
Questi meccanismi fisiologici sono molto delicati e possono essere correttamente utilizzati solo in casi specifici, pensati e controllati da uno specialista vero (con anni di studi alle spalle, un titolo e quelle buffonate lì).
Per tutte queste ragioni la sentenza non può che essere severa: è solo un business, una commercializzazione della salute che salute non vende poiché non tiene conto dell’individuo singolo come di un sistema irripetibile a cui è necessario applicare uno schema alimentare soggettivo e ricco di prodotti naturali piuttosto che di benessere liofilizzato.

Buona mangiata a tutti.