Grazia all'ex presidente Fujimori, scontri e proteste in Perù

Il presidente Kuczynski ha graziato il suo predecessore condannato a 25 anni per crimini contro l'umanità: “La giustizia non è vendetta”. Ma i famigliari delle vittime della repressione scendono in piazza

Redazione

 

Centinaia di persone sono scese in piazza a Lima, in Perù, dopo che il presidente Pedro Pablo Kuczynski ha concesso la grazia ad Alberto Fujimori, 79 anni, ex presidente del paese, attualmente ricoverato in gravi condizioni. Fujimori era stato condannato a 25 anni di carcere per crimini contro l'umanità.

  

Kuczynski ha ordinato la grazia per lui e per altri sette prigionieri per motivi umanitari. Ma a scatenare le proteste è stato il fatto che, pochi giorni prima delle concessione, il presidente aveva evitato l'impeachment grazie al voto del figlio di Fujimori, Kenji. E così in molti hanno pensato ad uno uno scambio di favori.

 

A Natale circa 5mila manifestanti sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni di Kuczynski. La polizia in assetto antisommossa ha cercato di impedire ai manifestanti di dirigersi verso il palazzo presidenziale e la clinica in cui l'ex presidente è ricoverato. Fujimori ha governato il Perù tra il 1990 e il 2000. Kuczynski ha difeso la sua decisione: “Sono convinto che quelli di noi che si sentono democratici non dovrebbero consentire che muoia in prigione, perché la giustizia non è vendetta”. Per i parenti delle vittime della repressione del regime di Fujimori, invece, la grazia “non corrisponde alla gravità dei crimini” commessi.

Di più su questi argomenti: