#hosceltomilano. Piccola grande idea di ottimismo virale

Paola Bulbarelli

L’idea nasce dal bisogno di cambiare una sorta di cultura del declino, del lamento, contro un individualismo imperante a favore di positività

Tre aggettivi. Per descriverla, per spiegarla, per raccontarla. Milano vista con gli occhi di Gillo Dorfles: industrializzata, tradizionalista, avveniristica. Di Francesco Micheli è teresiana, creativa, tenace. Secondo Mara Maionchi è bella, nebbiosa e le ha dato tanto. Per Luciano Fontana è avvolgente, internazionale, innovativa. Manfredi Catella la definisce energica, fresca, giovane. Andrée Ruth Shammah audace, seria, costante. Ada Lucia De Cesaris pragmatica, vitale, coraggiosa. Isabel Guardans Cambò elegante, ricca, amabile. Per Stefano Boeri è piccola, intensa, generosa. Immortalati in centotrenta racconti video nomi celebri (dal sindaco Giuseppe Sala a Carlo Cracco a Martina Colombari, da Linus a Santo Versace a don Colmegna a Javier Zanetti e Selvaggia Lucarelli) e volti sconosciuti di gente comune hanno parlato di Milano in trenta secondi. La loro Milano, una Milano che li ha visti nascere oppure li ha accolti, una Milano non solo dei milanesi doc ma anche di quelli che si sentono ormai profondamente adottati. Di chi ha puntato su Milano per costruirsi una carriera, il futuro, una famiglia o anche solo per venirci a studiare. Tutto sta racchiuso nel progetto #hosceltomilano ideato dal manager imprenditore Mattia Mor, un tempo noto televisivamente parlando, oggi executive director per l’Europa di MEI.com, la boutique di prodotti d’alta gamma della galassia Alibaba, quella che apre grandi opportunità per il Made in Italy in oriente.

 

Mor è giovane ma ha un’esperienza decennale di lavoro all’estero, soprattutto in Cina dove a chi parla d’Italia e di Milano si illuminano gli occhi. E’ un entusiasta, ha pensato bene d’infondere ai suoi concittadini (genovese d’origine ma ormai milanese nel cuore) quell’orgoglio d’appartenenza e quella passione civica che di solito i milanesi non sanno dire. Non è un caso che l’idea nasca dal bisogno di cambiare una sorta di cultura del declino, del lamento, contro un individualismo imperante a favore di positività, voglia del bello e per accendere una miccia nelle persone. #hosceltomilano è un insieme di storie vissute dove, chi vuole, spiega ciò che è diventato grazie alla scelta della città. “Sono partito da Milano- racconta Mattia Mor– perché l’ho scelta 17 anni fa e la scelgo di continuo perché è una città che premia l’impegno, che accoglie e rende cittadini tutti coloro che si danno da fare e lavorano ogni giorno per renderla propria. Molti degli intervistati hanno infatti descritto Milano come una città piena di opportunità, aperta, accogliente, solidale, meritocratica ed europea”. Peccato che lo sappiano in pochi, peccato che paesi come la Francia sappiano raccontarsi e spiegare il loro sistema mentre “noi italiani siamo qui a rinchiuderci e a pensare che tutto vada male quando invece abbiamo storie eccellenti che hanno fatto dell’Italia il paese che è ma manca la capacita di spiegarlo”. Bisogna parlare di Milano e dell’Italia attraverso le storie delle persone. E si inizia da tutti i video che si possono trovare sul sito www.hosceltomilano.it e sulla relativa pagina facebook per creare una campagna virale in cui gli italiani potranno spiegare perché abbiano scelto la propria città. Il materiale verrà poi raccolto in “#HOSCELTOLITALIA”, mosaico di storie per incentivare a vivere e investire su se stessi in Italia o, nel caso dei “cervelli in fuga”, a tornare. “Il nostro sogno è risvegliare la passione civica e il senso di orgoglio di noi italiani verso il nostro paese e invitare i cittadini del mondo ad investire qui sulla propria vita”. Il progetto è stato realizzato con il contributo della comunicatrice Karin Fischer per la parte strategica, e dell’imprenditore Marco Gualtieri e della brand advisor Helen Nonini. #hosceltomilano verrà presentato il 6 novembre alle ore 20 al Teatro Franco Parenti con una serata spettacolo aperta a tutti i cittadini. Saranno presenti tutti i 130 personaggi che hanno prestato il loro volto per la campagna e per raccontare le loro storie.

Di più su questi argomenti: